Il Napoli non smette di incassare malus. Anche col Frosinone è stato confermato un trend preoccupante che non accenna a placarsi: quello dei gol subiti, che sia in casa o fuori casa, contro avversari complicati o sulla carta più abbordabili.

Il Napoli e i clean sheet: il dato

Col Frosinone gioie e dolori da Meret, che ha parato un rigore a Soule ma ha anche regalato l'1-1 a Cheddira, prendendo alla fine due gol in una partita che, almeno sulla carta, sarebbe dovuta essere più morbida, considerato il divario tecnico tra le due squadre e soprattutto il ruolino pessimo in trasferta del Frosinone.

Quello che però impressiona maggiormente è il dato ad ampio raggio: il Napoli non ottiene un clean sheet da quasi tre mesi, esattamente dalla trasferta con la Lazio dello scorso 28 gennaio (0-0 il finale all'Olimpico). In quell'occasione, tra l'altro, tra i pali c'era Gollini. Da quel momento, una serie infinita di partite chiuse senza tenere la porta inviolata: Verona, Milan, Genoa, Cagliari, Juventus, Torino, Inter, Atalanta, Monza e - appunto - Frosinone. Tutte in grado di siglare almeno una rete ai danni dei partenopei.

E se vogliamo soffermarci proprio su Meret, ovvero il titolare del Napoli, la situazione si fa ancora più pesante: in 25 presenze ha preso 32 gol, ottenendo appena 5 clean sheet. Vale a dire, uno ogni cinque partite. Decisamente non una media da squadra campione d'Italia in carica: può il solo addio di Kim giustificare l'attuale quadro numerico?