Fabio Liverani, nuovo allenatore della Salernitana, si è presentato ai tifosi granata in conferenza stampa. 

Salernitana, la conferenza stampa di Liverani

Di seguito le sue dichiarazioni riportate da TMW:

"Sabatini è il grande regista che ci ha guidato in questo ulteriore passaggio. Da parte mia va un ringraziamento a mister Inzaghi, abbiamo avuto modo di conoscerlo nelle settimane precedenti. Grandi qualità umane, ma il presidente e il direttore volevano dare un nuovo slancio a questo club. C'è ancora spazio e modalità per fare una impresa sportiva che tutti meritiamo. Venerdì scorso abbiamo visto una Salernitana claudicante, soprattutto nel primo tempo. Liverani può essere l'uomo giusto. E' una persona di spessore, imparerete a conoscerlo. Quello che mi preme ribadire è che siamo convinti di potercela fare. Il colpo d'anca lo abbiamo fortemente voluto, abbiamo chiesto al direttore di individuare la persona giusta. Saremo al suo fianco, ci crediamo fermamente".

Sulla chiamata della Salernitana

"Ero a Parigi quando è arrivata la chiamata del direttore. E' una rosa diversa rispetto a quella di luglio. Dobbiamo ragionare gara dopo gara, senza fare tabelle. La squadra ha valori individuali medio-alti, ma che ad oggi come collettivo ha espresso poco. Dobbiamo diventare gruppo in poco tempo. Se oggi ho accettato, a prescindere dalla storia emozionante che ha raccontato il direttore, è perchè credo che si possa ambire ad avvicinare le avversarie che sono davanti a noi".

Sulla rosa

"Quel ruolo lì si può interpretare in modi diversi. Nella rosa non ci sono caratteristiche del regista classico. Tuttavia in organico c'è qualcuno con cui si può lavorare. La posizione dei piedi e del corpo fa la differenza. Se ti muovi bene, l'avversario fatica ad attaccarti e gestisci meglio le difficoltà. Kastanos è uno di quelli che ha maggiore qualità e posso impiegarlo in diversi ruoli. Capiremo se occorre tecnica dalla metà campo in su o se voglio una Salernitana che costruisca dal basso. Devo metterlo nelle condizioni di esprimersi".

Sul contratto di soli 4 mesi

"E' difficile parlare di tante cose quando arrivi in una società che cambia tre allenatori. Oggi non c'è tempo, parlare d'altro non va bene per nessuno. La società e il direttore mi hanno scelto per ciò che serve adesso. Abbiamo 4 mesi per conoscerci, per valutarci. Se ci salveremo, ragioneremo e capiremo le volontà. Quelle che vanno oltre il pezzo di carta. Se l'impresa non riesce ma si sta bene insieme parliamo di nuovo con totale serenità. Se va tutto bene e le strade si separano, va bene così e ci godremo la gioia dell'impresa. Nessuno può sapere cosa accadrà in futuro".

Sul reparto offensivo

"Noi dobbiamo essere equilibrati, ma la classifica impone di vincere le partite. L'arrivo di difensori forti ci permetterà di avere le spalle coperte e di mettere in campo tanti calciatori di qualità. Candreva, Kastanos, Dia sono elementi di spessore, vanno messi vicino alla porta. Abbiamo in rosa esterni di gamba che sanno saltare l'uomo. So che partiamo con l'Inter, ma ogni gara è una opportunità e ci sono punti in palio. Abbiamo necessità di provarci contro tutti".

Su Candreva

"Dal punto di vista tecnico ci dobbiamo appoggiare a lui e a Dia. Gente di carisma non indifferente. Bisognerà aiutarsi a vicenda, i calciatori di qualità vanno messi in condizione di esprimersi. Sono giocatori ai quali bisogna lasciare un minimo di libertà e spazio, l'importante è che siano armonici con i compagni nelle due fasi. Se l'Inter porta due attaccanti ad abbassarsi di 25 metri, dobbiamo lavorare anche noi sotto questo punto di vista. Quanto alla fascia, dico che lo spogliatoio è sacro e va gestito. Ho grande rispetto e lascio la gestione ai calciatori, tuttavia il controllo di qualunque cosa passerà da me. Le regole le decido io. Se però non ci sono situazioni sulle quali intervenire, credo che sia giusto lasciare tutto uguale. Sono passati otto mesi e sono il terzo allenatore".