Quindi, si cambia. I 4 gol subiti all'Olimpico, ed il rientro dopo la lungodegenza di Romagnoli, spalancano le porte della difesa a 3 per il Milan, come confermato da Montella subito dopo la disfatta di ieri.

Potrebbe cambiare già giovedi il Diavolo, impegnato a Vienna contro l'Austria, passando al terzetto Musacchio-Bonucci-Romagnoli, con Conti (al rientro) e Rodriguez in corsia. Un difensore in più, quindi, per un centrocampista o un attaccante che perderà il posto. Ma chi?

Anzitutto ci sarà Bonaventura. Una variabile tattica in più, per i fantallenatori e per il tecnico, impiegabile da interno di centrocampo o da esterno del tridente. In passato l'aeroplanino ha impiegato talvolta il 3-5-2 puro: un modulo in cui Bonaventura o lo stesso Calhanoglu potrebbero agire da intermedio di sinistra, con Biglia al centro e Kessie centro destra. Davanti, resterebbero due soli posti: in coppa, contro lo Shkendija, furono provati Cutrone e André Silva. In campionato, però, Cutrone ha deluso (al pari di Borini), per cui la nuova accoppiata potrebbe essere composta da Silva (in panchina all'Olimpico) e Kalinic (subentrato). Con l'attacco a due rischia anche Suso, molto egoista e fumoso, contro i biancocelesti: per non disperdere la qualità dello spagnolo, quindi, Montella dovrà reinventarlo seconda punta. Un ruolo praticamente mai fatto in carriera, se non in sporadiche apparizioni al Genoa. A rischiare di più, in ogni caso, col 3-5-2 sarebbero Cutrone, Borini, Calhanoglu e parzialmente lo stesso Suso: un nuovo Milan, più pragmatico e concreto, sta per nascere. Anche scontentando qualche fantallenatore.