Pubblicato dal Centro Studi, Sviluppo ed Iniziative Speciali della Figc con la collaborazione dell'Agenzia di Ricerche e Legislazione (AREL) e PwC dal 2011, il Report Calcio è la fotografia più aggiornata sullo stato del calcio italiano. Il volume offre ogni anno un vero e proprio censimento statistico di tutta la struttura della Figc (dati su club, squadre e tesserati); il profilo delle Squadre Nazionali (risultati sportivi, audience cumulata in tv ed esposizione degli sponsor); l'approfondimento della dimensione del calcio dilettantistico e giovanile; l'analisi economico - finanziaria del calcio professionistico e del relativo gettito fiscale previdenziale generato; i modelli di governance; il rapporto sugli stadi italiani ed il numero di spettatori; un benchmark internazionale con i dati economici dei principali campionati continentali. Ecco i dati più importanti emersi.

Report Calcio, la spesa per gli stipendi

Il valore della produzione è maggiore ai costi operativi di 761 milioni. Ogni club ha 38 milioni di euro di differenza fra fatturato e costi prima del mercato. Peccato che poi ci siano ammortamenti e svalutazioni per 871 milioni: così post trasferimenti l’ebit è negativo di 110 milioni, a cui vanno aggiunte spese straordinarie per 75 milioni e imposte per 90. Il risultato netto è che la Serie A è in negativo di 275 milioni. Il costo del lavoro è del 60%, mentre i debiti finanziari del 30%.

Report Calcio, ricavi e plusvalenze

I ricavi di ingresso stadio sono passati da 262 a 344, +82, quasi un quarto del totale. Quelli da sponsor sono cresciuti da 409 a 688 milioni, +279, con un aumento secco del +19,7% nell’ultima sessione. I diritti televisivi da 1.091 a 1.400 milioni, gli altri ricavi da 482 a 669. Scoppiano le plusvalenze: da 381 a 753, praticamente il doppio: +372 milioni. Il valore della produzione quindi passa da 2,625 miliardi di euro a 3,854.

Gravina (Getty)
Gravina (Getty)