Stefano Pioli, allenatore del Milan, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport analizzando la sua storia nel club rossonero e parlando di Zlatan Ibrahimovic. Ecco le sue dichiarazioni:

Milan: le dichiarazioni di Pioli

“Ho sempre avuto il sostegno dell’area tecnica, di Paolo Maldini e Boban. Anche Gazidis, con la squadra ha detto sempre che le notizie non erano vere e che tutti erano sotto esame. Lì abbiamo pensato solo a lavorare. Durante il lockdown, dopo dieci giorni di stacco dati ai giocatori, ci siamo allenati su Zoom tutti assieme e al ritorno a Milanello qualcosa era cambiato, malgrado la prima partita storta. Se abbiamo fatto questo percorso è perché tutte le componenti hanno contribuito. Due le situazioni che mi hanno aiutato di più: sentirmi bene sin dal primo giorno in rossonero e la collaborazione-confronto con Maldini e Massara. Questa è la cosa che mi ha dato più forza nel lavoro”.

Pioli su Ibrahimovic

“Zlatan è stato determinante nella crescita della squadra. Conta tantissimo ciò che posso dire io, ma arrivare in un gruppo con una figura così forte… Lui è stato intelligentissimo, credo fosse la prima volta che giocava in una squadra non vincente e non simile a lui per spessore o personalità. Si è calato, ha capito la realtà diversa, e i compagni hanno saputo accettare i suoi pregi e difetti. Al primo anno, in allenamento con Zlatan c’era un certo livello, senza un altro… Poi non è solo lui, ma anche Kjaer, Giroud, Maignan… Abbiamo quattro-cinque leader”.