Mike Maignan e la difesa sono i punti forti del Milan. Se i rossoneri sono in vetta alla classifica a tre giornate dalla fine, buona parte del merito lo devono alla loro retroguardia. Il portiere francese ha avuto un impatto pazzesco sul calcio italiano e sul Fantacalcio. Ma per Pioli c'è uno spettro all'orizzonte: quello dei diffidati.

Milan, i numeri di Maignan

Il miglior attacco è la difesa. Il Milan ha sposato da tempo questo motto e sta costruendo il suo campionato su numeri difensivi di altissimo livello. Una fase difensiva che inizia dagli attaccanti, sempre in pressing e pronti ad arretrare per aiutare il centrocampo, poi mediani e difensori attenti ad ogni minimo movimento avversario. E quando c’è un portiere come Mike Maignan tutto può risultare più semplice. Il francese non solo ha fatto dimenticare presto l’addio amaro di Gianluigi Donnarumma, ma ad oggi non c’è un solo tifoso del Milan che abbia ancora rimpianti per il “cambio” tra i pali. In 29 partite da titolare Maignan ha tenuto la porta inviolata ben 15 volte, con una percentuale di 78,72% di parate tra cui ben 22 decisive ai fini del risultato. Il Milan ha costruito molte vittorie grazie a lui, e l’ultimo esempio con la Fiorentina è ancora fresco.

Secondo il "Corriere dello Sport", Maignan è uno degli incedibili di questa squadra. Eppure impressiona come il francese abbia avuto semplicità nell’inserirsi nel contesto milanista tanto da diventarne subito un vero trascinatore. Seguito dai compagni di squadra e dai tifosi, anche Pioli è rimasto impressionato dalla curiosità di Maignan nel voler apprendere e studiare qualsiasi novità tattica venga proposta a Milanello. E proprio da uno schema elaborato a tavolino i rossoneri hanno trovato un gol su assist di Maignan nella sfida interna contro la Sampdoria, a dimostrazione della sua bravura anche con i piedi. Infatti il portiere ex Lille è uno dei giocatori difensivi che tocca più palloni durante le partite, sempre coinvolto dal gioco di squadra, come se fosse un regista aggiunto.  

Milan, occhio ai difensori diffidati

Il muro difensivo parte dal francese, poi si estende a Calabria, Kalulu, Tomori e Hernandez, il quartetto che ultimamente è stato più schierato da Pioli. I numeri sono impressionanti: il Milan è secondo solo al Liverpool in Europa in termini di reti subite. Solo 8 gol presi nel 2022, contro i 6 dei Reds. In totale sono 16 i clean sheet ed è record nell’attuale campionato italiano. Il cambio di marcia è arrivato con il nuovo anno, e con l’esplosione di Pierre Kalulu, giocatore dalle caratteristiche differenti rispetto ad Alessio Romagnoli. Il capitano milanista, anche a causa di problemi fisici, è stato scavalcato nelle gerarchie difensive e Pioli dopo aver trovato l’assetto giusto ha deciso di non cambiare più.  

Il Milan però dovrà stare attento in vista delle prossime tre partite contro Verona, Atalanta e Sassuolo perché i tre centrali difensivi sono tutti diffidati. Tomori ed Hernandez sono i giocatori di movimento in assoluto più utilizzati dall’allenatore, i fedelissimi di Stefano Pioli, coloro che raramente deludono le aspettative. Il Milan punterà ancora sulla forza della difesa nelle ultime tre sfide stagionali per difendere il vantaggio sull’Inter in questo testa a testa spettacolare per lo scudetto.

Maignan (Getty)
Maignan (Getty)