Giampaolo Pazzini ha smesso di giocare a calcio, ma lo segue ancora con molto interesse visto che si è iscritto al corso per diventare allenatore. L'ex attaccante di Fiorentina e Inter ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Ecco le sue parole:

Pazzini e l'addio al calcio

«Ho voluto essere io a decidere quando fermarmi. A cristallizzare anche il ricordo dei miei gol. Sono convinto che anche la pandemia abbia recitato un ruolo da protagonista: gli spalti vuoti, il rimbombare delle nostre voci, il deserto nel tragitto che dall’albergo ti porta verso lo stadio senza macchine, senza applausi ed anche senza fischi mi hanno fatto capire che volevo dire basta». 

Pazzini su Vlahovic

«Vlahovic mi colpì a Verona, la passata stagione. Quella era una delle sue prime partite da titolare, ma quei movimenti rapidi, naturali, mi fecero scorgere la qualità che avevo davanti». 

Le parole di Pazzini su Kokorin

«Kokorin potrà accendere Firenze. Come Cassano è un giocatore dai numeri importanti: ora sa che l’occasione è ghiotta»

Pazzini su Ribery

«Ribery è un campione e quelli come lui non hanno età. Magari potrà non avere quella rapidità che lo contraddistingueva al Bayern, ma ha una capacità nella scelta delle giocate fuori dal comune. Un po’ come Ibrahimovic». 

(Getty Images)
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