Il futuro della Nazionale italiana, da oggi anche il futuro del Milan: Mattia Caldara si è presentato ai suoi nuovi tifosi, al termine di un'operazione che ha suscitato qualche perplessità tra i tifosi bianconeri, non unanimi sulla scelta di cedere il prospetto ex Atalanta. 

L'EREDITA' DI BONUCCI -  "Sarà molto pesante, ci proveremo a fare del nostro meglio. Sono venuto qua per la storia di un grande club, ci hanno giocato Maldini, Nesta, Thiago Silva. Ringrazio Leonardo, la società che ha creduto in me, non vedo l'ora di dimostrare il mio valore qui".

LA JUVENTUS - "Mi ha comprato, credeva in me, ma ora inizia un ciclo nuovo, mi dà tanta responsabilità, penso solo a fare bene per il Milan. La Juve è stata la prima squadra a credere in me, ma al Milan era difficile dire di no, la storia del Milan mi ha portato a riflettere e a capire che era la soluzione migliore, sono contento che la trattativa sia andata a buon fine". 

LA CRESCITA CON GASPERINI -  "In questi due anni con Gasperini sono cresciuto molto anche mentalmente. Ho avuto la possibilità anche di giocare l'Europa League, è una cosa completamente diversa rispetto al calcio italiano. Giocare ogni tre giorni è diverso rispetto a giocare ogni sette giorni. Devo ringraziare l'Atalanta che mi ha fatto crescere davvero tanto".

GATTUSO - "Mi ha detto che c'è da lavorare molto, c'è voglia di fare, voglio mettermi in gioco, dimostrare che posso dare tanto al Milan".

LA SQUADRA CHE TIFAVO DA BAMBINO - "Essendo bergamasco ero atalantino, l'Atalanta a Bergamo è come una religione".