Su Luvumbo
"È il nostro 'bambino', ci aspettiamo molto da lui perché ha alcune capacità fisiche straordinarie, uno strapotere... È esplosivo, questo gli fa raggiungere la massima velocità in pochi secondi. Tecnicamente è un buon giocatore ed è molto veloce, può giocare come ala se usi un modulo che prevede questo ruolo, altrimenti anche come attaccante, come succede a Cagliari. Sarà convocato? Non posso rispondere, perché abbiamo molte opzioni. Ma se continuerà a giocare come sta facendo ha sicuramente le sue chance di essere chiamato. Quello su cui sta lavorando è il fatto di poter essere decisivo nelle tante occasioni che riesce a creare, lì potrebbe fare lo step decisivo da buon giocatore a top. Le cose belle che fa deve puntare a farle più frequentemente. Ha il potenziale per riuscirci. Dal punto di vista fisico ha tutto per arrivarci. Da quello tecnico non sarà il migliore del mondo, ma ha una buona base ed è giovane per migliorare. Quindi sì, con l'esperienza che accumulerà potrà raggiungere davvero un alto livello. Lo aiuteremo a farlo, e poi gioca in un club come il Cagliari, in Serie A e questo lo farà crescere. Non abbiamo molto tempo per parlare delle situazioni personali nei club. Ma credo che nel suo percorso abbia affrontato molte difficoltà ed ora abbia raggiunto la Serie A mentre è ancora giovane. Ha molto carattere e grande fame. Sembra felice e sembra avere fiducia al Cagliari. Deve continuare così, senza dimenticare le difficoltà che ha attraversato".
Su Nzola
"Non ci sarà in Coppa d'Africa? Come già vi dissi una volta, dipende anche da lui. È venuto un paio di volte a giocare con noi facendo due gol ed essendo importante per la squadra. Le porte per lui sono aperte, se volesse la nazionale. Così come sono aperte per tutti coloro che condividono il nostro modo di lavorare. Non è escluso da questa possibilità, poi quando dovremo scegliere, prenderemo delle decisioni. Dopo il primo gol pensai che il momento di difficoltà fosse superato. Penso che la Fiorentina lo stia accompagnando nel suo periodo di adattamento, che può essere più lungo del previsto. Per gli attaccanti è complicato perché in certi momenti in cui hanno fiducia fanno gol senza nemmeno accorgersene e in altri invece in cui non segnano, tutto sembra più complesso. È una questione di fiducia, ma non la vedo come una cosa drammatica: è un combattente. Lo dimostra la crescita esponenziale che ha avuto nel suo percorso, dalle serie minori alla Fiorentina. Dimostrerà tutte quelle che sono le sue qualità che hanno convinto la Viola a puntare su di lui. Farà contenti i tifosi molto presto, dategli tempo".
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Coppa d'Africa, Lubumbo e Nzola partono? Parla il vice CT dell'Angola
mercoledì, 29 novembre - 10:42
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