Oscar Tabarez ha le idee ben chiare in vista della sfida di domani tra Uruguay e Portogallo, valida per gli ottavi di finale dei Mondiali. Queste le parole del tecnico uruguaiano: "Non perderemo il sonno per Cristiano Ronaldo. E non lo marcherà Godin, ma sarà un lavoro collettivo. Nei Mondiali del '54 l'Uruguay perse in semifinale contro l'Ungheria. Era un Uruguay fortissimo. Mi ricordo che lessi la cronaca di un giornalista italiano nella quale si parlava del capitano dell'Ungheria che confidò questa cosa: 'Ho perso largamente il confronto con Schiaffino ma alla fine abbiamo vinto noi'. Questo è il senso. E questo Uruguay di oggi ha recuperato il senso del Paese, della lotta e del gioco. Come una volta".

Il CT ha continuato: "Bilardo una volta mi disse: 'Il calcio è di cristallo: puoi preparare una partita bellissima, ma se poi il tuo attaccante ha litigato con la moglie la sera prima o non ha dormito o ha avuto problemi a casa, beh, non puoi farci nulla. Cambia tutto'. Ma io non voglio immaginare la partita, perché chi decide in campo sono i giocatori e perché certamente abbiamo fatto tutto per poter vincere. Ronaldo è nell'élite del calcio, è straordinario, ma noi dovremo limitarlo col collettivo. Sono anni che lavoriamo per questo momento e per questo sogno: siamo vicini e sappiamo cosa vogliamo e dobbiamo fare. Se potrà essere una partita noiosa? Non capisco queste cose: se diventa noiosa e vinciamo, a me va benissimo".