Le critiche ai Mondiali in Qatar non si arrestano e per questo ha preso parola Gianni Infantino, patron della Fifa, che nella conferenza stampa alla vigilia della prima gara ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Fifa: le parole di Infantino

"Siamo stati pesantemente criticati. Oggi ho belle sensazioni: oggi mi sento del Qatar, mi sento arabo, africano, gay, lavoratore immigrato, migrante, disabile. Ricordo i miei genitori, che da immigrati hanno lavorato duramente, alle frontiere, cercando lavoro in Svizzera. Ricordo come questa categoria veniva trattata alle frontiere, quando volevano le cure mediche.

Quando sono diventato presidente della Fifa, ho voluto vedere qui le sistemazioni dei lavoratori stranieri e sono tornato alla mia infanzia. Sono arrivato a Doha mi sono ricordato della mia infanzia e ho detto: 'Questo non va bene, dobbiamo fare qualcosa'. Ma come la Svizzera a poco a poco è diventata un esempio di integrazione e inclusione, così sarà per il Qatar che ha già fatto progressi.

Noi in Europa chiudiamo le frontiere, creiamo stranieri illegali: quante persone muoiono cercando di entrare in Europa. Circa 25.000 lavoratori immigrati sono morti a causa della politica migratoria europea dal 2014. L'Europa dovrebbe fare come il Qatar, creare condizioni legali per i lavoratori stranieri".

Le ultime in vista del Mondiale con le parole di Infantino, patron della Fifa (Getty Images)
Le ultime in vista del Mondiale con le parole di Infantino, patron della Fifa (Getty Images)