Le polemiche legate ad un atteggiamento probabilmente esasperato durante il Mondiale ma non di certo nuovo quando si parla di Neymar meritavano, probabilmente, una risposta. Che puntuale, dopo qualche settimana dalla fine della rassegna russa, anche se grazie ad uno dei tanti sponsor che lo circondano, è arrivata: O' Ney si è assunto le proprie responsabilità, e ha confessato, qualche volta, di esagerare con le sue simulazioni in seguito a qualche contrasto di gioco. 

In uno spot la cui tag-line recita "Un uomo nuovo ogni giorno", Neymar si è spiegato: "Tacchetti sugli stinchi. Calcio alla schiena. Pestone al piede. Potreste pensare che io esageri e a volte è così. Ma la verità è che in campo io soffro. E voi non avete idea di cosa io viva al di fuori". La confessione è chiara, ma Neymar ci tiene a spiegare: "Quando me ne vado senza parlare con i giornalisti non è perché mi piace solamente vincere, ma perché non ho ancora imparato come non deludervi. Quando sembro maleducato non è perché sono un bambino viziato, ma perché non ho ancora imparato a combattere le mie frustrazioni. C’è ancora un ragazzo dentro di me. A volte incanta il mondo, altre volte fa arrabbiare tutti. E io lotto per tenere vivo questo ragazzo, ma dentro di me e non in campo".

Tante le critiche ricevute da Neymar, nonostante fosse stato recuperato in extremis dopo l'operazione alla caviglia: solo due gol nel Mondiale di Russia, poche giocate decisive e poca incidenza nella partita poi chiave del Brasile, quella contro il Belgio che lo ha poi condannato all'eliminazione. "Potreste pensare che io cada troppo spesso, ma la verità è che cado a pezzi. E questo fa male molto di più di qualcuno che ti cammina sulla caviglia operata. Mi ci è voluto tempo per accettare le vostre critiche. Mi ci è voluto tempo per guardarmi allo specchio e diventare un uomo nuovo. Ma eccomi qui, a cuore aperto. Sono caduto, ma solo chi cade può rialzarsi. Potete continuare a scagliare pietre contro di me o potete tenere le pietre lontane e aiutarmi a rialzarmi. Perché quando mi rialzo, tutto il Paese si rialza con me”.