Inizierà nel catino di Belgrado e dalla Stella Rossa la Champions League del Napoli, e Carlo Ancelotti torna in quello che è il suo regno: “Qui ho giocato due volte, nell'88 da giocatore, una gara difficilissima, la ricordo molto bene per l'episodio della nebbia. Nel 2006 col Milan disputammo qui un preliminare, entrambe le volte andò bene”, ricorda l’allenatore azzurro. “Se valesse il detto 'non c'è due senza tre' saremmo a posto, ma non è così semplice. Il girone è difficilissimo ma lo affrontiamo con entusiasmo e grande voglia. Insigne ha dimostrato che può giocare dappertutto, l'importante è che lo continui a fare così. E' sveglio, volitivo, efficace. Ha giocato con la Fiorentina, per domani lo valuteremo insieme allo staff. Chi non avrà recuperato, riposerà".

Sulla sfida Champions con il Napoli, sulla carta più difficile di quelle con Milan e Real Madrid: ”Delle tre Champions solo quella con il Real c'era l'aspettativa di vincerla, mentre con il Milan partivamo dai preliminari. In Champions devi pensare a un passo alla volta. Siamo competitivi, lo penso. Sono convinto che questa squadra è competitiva anche in Champions, pur non avendo l'esperienza di altre squadre. Abbiamo l'entusiasmo di giocarla".

Sulla partita con la Fiorentina, e se ha dato una nuova identità alla squadra: ”Quello fatto negli ultimi tre anni è un grande patrimonio che non ho intenzione di disperdere. Voglio solo dare qualche opportunità nuova in entrambe le fasi. Non voglio che la mia squadra abbia un'identità, ma molte identità".

Sulla famosa nebbia di Belgrado: ”Fu una finale anticipata di quella Coppa dei Campioni, ci aiutò la nebbia ma per me meritammo. Ricordo anche un gol clamoroso annullato, non si sa perché, o forse si sa (ride, ndr) ma il ricordo è ancora molto vivo. E' il girone di più difficile, perché c'è il Napoli, il Liverpool, il Psg e anche la Stella Rossa. Tutti sanno quanto sia difficile giocare qui. Non tutti conoscono il suo valore, ma è una squadra partita forte in campionato e che ha eliminato ai preliminari un avversario molto valido. Rispettiamo molto tutto questo. In questo momento prevale l'eccitazione per iniziare questa nuova competizione, che è la più importante di tutte, affascinante per gli allenatori, per i tifosi, per i giocatori... C'è anche preoccupazione e voglia di iniziarla bene, che sarebbe molto importante, e di mettere la squadra a punto per giocarla al meglio".

Su eventuali cambi di formazione: "Non so, sabato faceva molto caldo, alcuni giocatori hanno finito la gara con i crampi anche se nessuno ha avuto particolari problemi. Avremo bisogno di una squadra fresca, vedremo. Cosa dire ai ragazzi? Non c'è molto da dire, so bene quanto quest'atmosfera porti ai giocatori gli stimoli giusti, c'è solo da preoccuparsi di non avere un'eccessiva preoccupazione. Servono coraggio, personalità, voglia di imporre il proprio gioco. Il fatto che ci sia il presidente è sicuramente positivo, è una gara che tutta Napoli sente, per cui cercheremo di fare il possibile per rendere felici la nostra gente".

Nella conferenza stampa delle vigilia ha parlato anche Koulibaly: ”Non abbiamo bisogno di un nuovo allenatore per sapere che fuori casa abbiamo fatto male in Champions l'anno scorso. Sappiamo che sarà dura qui a Belgrado, faremo di tutto per vincere perché sappiamo quant'è importante partire bene in questa competizione. Napoli sfavorito con PSG e Liverpool? Farà il suo come sempre, sappiamo di essere in un gruppo difficile, anche la Stella Rossa è un avversario molto ostico in casa ma faremo di tutto per vincere e qualificarci, visto che l'anno scorso non ci siamo riusciti. Ancelotti ci ha molto parlato di questa competizione e sappiamo che dobbiamo andare avanti. Abbiamo tanta fiducia nel lavoro che stiamo facendo col mister, sappiamo che era difficile cambiare i nostri meccanismi ma siamo sulla strada giusta. Domani inizia la Champions che è molto diversa dal campionato e dobbiamo pensare a questo, in Serie A ci stiamo mettendo a posto dopo la brutta sconfitta di Genova. Giochiamo in uno stadio mitico, ma vorremo essere all'altezza".

Sull’importanza da dare alla Champions rispetto al passato: "Sì, diamo importanza a tutte le competizioni, la Champions è una competizione che sognavo da bambino e spero di disputarla al massimo".

Sullo stato di forma: "Sto bene, è un momento positivo della mia vita e sono contento di iniziare domani la Champions. A livello di campionato siamo contenti, sapevamo che era iniziare la nuova stagione dopo il Mondiale, ho provato ad assimilare subito i nuovi dettami del mister, ma lui ci dà le chiavi del gioco e ci aiuta tanto col suo staff, così è tutto più facile. Sono ottimista, stiamo assimilando le cose in modo veloce e col tempo saremo ancora più forti. Le condizioni ambientali? A me non fa paura niente. Sappiamo che lo stadio è importante, che la squadra è forte e quindi non dobbiamo 'scherzare', sarà una gara dura, sappiamo bene cosa vuol dire avere un popolo alle tue spalle, lo viviamo a casa nostra dove è difficile per tutti giocare. Noi però daremo il massimo".