Soliti toni forti quelli utilizzati da Felipe Melo, il centrocampista brasiliano ha fatto una veloce rivisitazione della propria carriera dal punto di vista degli acquisti del suo cartellino, poi un pensiero originale su quella che sarebbe oggi la sua valutazione ed una battuta sugli allenatori avuti in carriera.

Felipe Melo: "Prandelli e Mancini fondamentali"

Ecco nel dettaglio le sue parole ai microfoni di AS: "Mi dissero che Del Bosque mi stava osservando. Ho avuto l'opportunità di giocare con la Spagna perché ho il passaporto spagnolo, ma il mio sogno era di vestire la maglia verdeoro, ho vinto una Confederations Cup. L'Almeria mi prese per un paio di milioni, la Fiorentina mi comprò per otto. Un anno dopo, la Juventus ne pagò 25. Se oggi avessi avuto 25 anni, qualche squadra avrebbe pagato 80 milioni per acquistarmi. Gli allenatori migliori? Emery è stato fondamentale per me, ma anche Prandelli, Mancini, Scolari e Luxemburgo mi hanno insegnato tanto".