Ha fatto discutere nei giorni scorsi la chiusura in Campania anche per le pizze d'asporto. Nell'ultima diretta Facebook, il Governatore De Luca aveva respinto le accuse in questo modo: "Una delle sollecitazioni che riceviamo più spesso è quella in merito alla riapertura di ristoranti e pizzerie che forniscono cibo d’asporto. Non abbiamo consentito di riaprire, non per cattiveria, bensì per evitare quanto più possibile gli assembramenti. Nel frattempo abbiamo deciso, e ci tengo a precisare che siamo stati l’unica Regione in Italia, un contributo di 2000 euro a queste attività chiuse. Valutiamo comunque la possibilità di anticipare la riapertura delle aziende in questione, la decisione verrà presa in base all’andamento dell’epidemia. Dobbiamo resistere a queste pressioni".

E la riapertura, in effetti, è stata anticipata. Con l’ordinanza n.37 del 22 aprile 2020, De Luca ha fissato le misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, e disciplina le aperture dal 27 aprile prossimo di esercizi di ristorazione, cartolerie, librerie. "Si tratta - ha spiegato De Luca - di un primo passo e di un primo segno di rilancio delle attività economiche secondo una linea di responsabilità e di prudenza, che richiede da parte di tutti il rispetto rigoroso delle regole di tutela della propria e dell'altrui incolumità. Il provvedimento è articolato in maniera da diluire la mobilità nel corso della giornata ed evitare assembramenti. Sarà fondamentale rispettare tutti i dispositivi di sicurezza, pena sanzioni severe a carico degli inadempienti. Occorrerà utilizzare i prossimi giorni per sviluppare tutte le operazioni di sanificazione e igienizzazione dei locali, in qualche caso chiusi da molte settimane, per sottoporsi a visite mediche e per preparare tutte le certificazioni necessarie dal punto di vista sanitario".