L'analisi delle statistiche e dei numeri di questa pandemia saranno l'arma fondamentale che la medicina avrà per contrastare eventuali, possibili nuovi focolai. E' allora interessante scoprire, così come comunicato dall'Istituto superiore di sanità (Iss), di come l'età media delle persone che muovo per Covid sia aumentata di 4 anni, e che tra i principali fattori di rischio ci siano sempre più il diabete e malattie del cuore, riscontrate in proporzione crescente tra i deceduti morti nel periodo di tempo considerato da marzo a fine maggio.  

Lo studio è stato diretto da Graziano Onder, direttore del Dipartimento malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell’Istituto superiore di sanità (Iss).“Dai dati che abbiamo analizzato emerge che a marzo l’età media dei deceduti era 78 anni, a fine maggio l’età media era intorno agli 82 anni. Il fatto che muoiano pazienti più anziani può voler dire che conosciamo meglio la malattia e che i sistemi gestiscono meglio l’emergenza”.

A questo proposito, è stato presentato un nuovo documento dal titolo esemplificativo: “Il ruolo delle patologie croniche pregresse nella prognosi dei pazienti Covid-19”. All'interno del rapporto si evince chiaramente che cardiopatie, fibrillazione e cardiopatia ischemiche, sono presenti nel 32% della popolazione deceduta tra 75 e 84 anni, a fronte del 46% della popolazione di pari età deceduta con Covid. Anche il rapporto con il diabete è sulla stessa falsariga: presente nel 22% dei pazienti non Covid deceduti sempre considerato lo stesso arco di età, nei pazienti con Covid la percentuale di diabetici sale al 30%. 

Onder a questo proposito ha dichiarato: “Diabetici e cardiopatici sono una categoria particolarmente a rischio, ma proprio loro, da marzo a maggio, a causa dell’emergenza pandemia non hanno avuto controlli e visite ambulatoriali. E’ fondamentale riprendere i percorsi di cura interrotti”. A queste persone è dunque raccomandata la massima prudenza:  “Dovrebbero stare ancor più attenti degli altri, in questa fase di riaperture e graduale ritorno alla normalità, a mantenere la massima attenzione per ridurre il rischio di contagio, adottando precauzioni come evitare assembramenti, utilizzare la mascherina in luoghi pubblici e un corretto lavaggio delle mani”.