“Se guardi negli occhi il tuo cane, come puoi ancora dubitare che non abbia un’anima?”, scriveva Victor Hugo.  

“Il cane è un gentiluomo”, ribadiva Mark Twain.

Eravamo nel 1800, e già allora due scrittori di fama mondiale riuscivano a intercettare in maniera significativa quanto e come fosse percettibile la natura umana dei cani, e quanto fosse simbiotico il loro rapporto con noi. Una relazione talmente naturale e raffinata da essere esplorata negli infiniti dialoghi che giornalmente intratteniamo con i nostri amici a quattro zampe, in attesa di una risposta che riescono puntualmente a fornirci con le smorfie, con le movenze e con le loro espressioni e reazioni.

Ma se, addirittura, i cani potessero parlarci, e quindi in grado di comunicare con noi anche ad un altro livello? La risposta a questa domanda la regalano le autrici di ‘Senti chi Abbaia’, in uscita oggi, 7 luglio, per De Vecchi Editore.

Non a caso il sottotitolo scelto da Sara de Cristofaro, educatore cinofilo, e Lauretana Satta, proprietaria, blogger e fondatrice di Dogdeliver, è ‘Cosa direbbe il tuo cane se potesse parlare’. La risposta è tutt’altro che scontata: il nostro migliore amico potrebbe metterci al corrente delle sue sensazioni, emozioni, scelte e dubbi, e noi potremmo rispondere alle sue esigenze in maniera ancora più adeguata, per renderli ancora più felici ed esaltare il nostro rapporto con loro.   

Il libro porta il lettore nello sconfinato universo della psicologia canina, dando voce a loro e rendendoli protagonisti di un viaggio che parte scanzonato e rilassato, ma che attraversa anche toni più profondi e tematiche serie.

Con un obiettivo: spiegare dinamiche comportamentali tutt’altro che banali, rendendole quotidiane e con lo scopo di rendere ancora più indissolubile il legame più bello e speciale che ci sia.

Senti chi abbaia. Cosa direbbe il tuo cane se potesse parlare (copertina)
Senti chi abbaia. Cosa direbbe il tuo cane se potesse parlare (copertina)