Terremoto in Francia per Ishak Belfodil. L'attaccante algerino, che in Italia ha indossato le maglie di Inter, Parma, Bologna e Livorno, è stato arrestato per un presunto tentato omicidio nei confronti della 15enne sorella, nella notte tra domenica 4 giugno e lunedì 5. Il calciatore si trovava al momento dell'irruzione delle forze dell'ordine a casa dei suoi genitori a Maurepas, intorno alle 18:45. Era appena terminato un litigio feroce proprio con la sorella: secondo fonti di polizia, lei avrebbe avvisato le autorità che avrebbero rinvenuto sul collo e sulle braccia dell'adolescente dei segni rossi, come in seguito a un'aggressione fisica. Non è stata sporta denuncia, ma si sarebbe trattata di una semplice rissa. Oggi pomeriggio, infatti, l'accusa ha archiviato il caso senza ulteriori provvedimenti e Belfodil è stato rilasciato dal commissariato, dopo un breve fermo di polizia.

Arresto Belfodil: la risposta sui social

L'attaccante ha risposto alla notizia con diverse storie su Instagram che in qualche modo hanno smontato e fatto rientrare il caso:

"Quando la bugia prende l'ascensore, la verità sale le scale. Anche se ci vuole più tempo, la verità finisce sempre per arrivare. Spero che tutti gli pseudo giornali che cercano clic a tutti i costi (anche se questo significa scrivere titoli come tentato omicidio o altre informazioni false) condividano la vera notizia che arriva sulla stampa appena un'ora dopo i loro titoli. Grazie a Dio io e la mia sorellina andiamo d'accordo".