Intervista più che interessante quella rilasciata da Erick Thohir a Class CNBC: perchè per la prima volta, anche se in maniera non proprio chiarissima, il presidente nerazzurro apre ad una possibile cessione di Icardi, a patto però che l'offerta sia superiore ai 60 milioni messi sul piatto da De Laurentiis. Thohir ha poi ammesso di aver rappresentato un periodo di transizione, ma ha anche lasciato intendere la forza del gruppo Suning. 


RINFORZO CANDREVA - "Vedremo vedremo. Abbiamo portato Banega che comunque ha fatto bene in Copa America, ha fatto bene nella Liga, ha fatto sì che il Siviglia potesse conquistare una Coppa. Questi sono i giocatori che noi abbiamo necessità di avere. Ce ne saranno altri? Vediamo. Forse avremo bisogno di una rosa completa di 29 nomi che possono essere utili non solo in campionato. Abbiamo Ranocchia, Nagatomo, abbiamo Palacio. Questi formano la nostra base stabile, poi ovviamente guarderemo ad altri 2-3 giocatori che ci possono essere utili per le varie competizioni”.

MANCINI - "C'è un'ottima relazione con Mancini, malgrado qualche discussione. Ci sono delle opinioni discordanti tra me e Mancini, ma è importante lavorare per la squadra. Questo è l’anno per portare due, tre nuovi giocatori a questa squadra".

RIFIUTATI 60 MILIONI PER ICARDI -  “Ognuno si augura che il numero possa essere superiore ai 60 milioni. Ma per noi al momento non è importante questo. Costruiamo un team, dobbiamo guardare alla dinamica. L’Inter sarà qui per centinaia di anni ancora, il presidente può essere invece cambiato, il management e i giocatori anche. E’ l’Inter che è importante, è l’Inter che deve rimanere. L’Inter è il top team che è costituito da individui, i quali possono cambiare. Ma non per me, ma per tutti. Questo cambiamento potrà avvenire ogni anno”.

 “Come ho detto anche in altre occasioni, noi siamo una sorta di comitato. Nel business, quello che noi facciamo è comune a quello che accade in altre realtà. C’è una sorta di comitato di rischio che decide, come nella banca. Qui è la stessa cosa, per acquistare i giocatore è importate la volontà di tutti".

IO PROTAGONISTA DI UNA FASE DI TRANSIZIONE - "Adesso per esempio abbiamo Suning, loro sono un grandissimo gruppo. Sono molto più grandi di me. Suning, me, la compagnia, il management, noi capiamo che solo insieme possiamo fare l’Inter grande. Quando io sono arrivato due anni fa dicevano ‘ah Thohir, sarà una fase di transizione’… ok, non lo nego. Infatti io sono stato protagonista di una fase di transizione, ma io penso che questo sia un bene per il club. Abbiamo costruito nuovi campi di allenamento, fatto cose nuove a San Siro, stiamo pensando a un museo. Abbiamo portato dei nuovi giocatori, abbiamo anche accresciuto la nostra base di fondo. E’ passata a 311 milioni dai 254 milioni precedenti, il fatturato da 164 a 186 milioni. E attenzione però, 164 milioni con l’Europa League, 186 milioni senza l’Europa League. Io penso che noi potremmo anche raggiungere i 200 milioni di fatturato come nel 2010 quando l’Inter vince tutto, il Triplete".