AGGIORNAMENTO ORE 12.29 - Sono arrivate anche le attese parole del numero 9 rossoblù. Il calciatore ha spiegato i motivi del no al Napoli in un'intervista rilasciata a Sky Sport 24: "Non è stato un no al Napoli, non volevo lasciare il Bologna a gennaio. Avrei preferito rimanere qui per non lasciare un progetto di crescita fino a giugno. Sono lusingato dell'offerta, ci ho pensato, ma sono tornato sulla mia decisione. A Napoli mi hanno fatto sentire la loro vicinanza e il loro calore, sono lusingato. Ma adesso non volevo lasciare il Bologna. Volevo rispettare la decisione. Sono stati momenti di riflessione, ero consapevole che la prima in classifica mi volesse. Ma con grande serenità ho deciso di rimanere qui. I soldi facevano comodo è ovvio, ma la scelta è stata mia. Come ho vissuto questi momenti? Giuntoli ha provato in tutti i modi a convincermi, anche Sarri chiamandomi al telefono. Ma con molta sincerità ho detto che non me la sono sentita di lasciare il Bologna. Sapevo di non avere il posto assicurato, ma la scelta non è dipesa da questo. Anche Sepe e Tonelli mi hanno chiamato, ma non volevo prendere in giro nessuno".

E' definitivamente sfumata la trattativa tra Napoli e Bologna per il passaggio di Simone Verdi in azzurro. La conferma è arrivata pochi minuti fa dall'ad della società rossoblù, Claudio Fenucci: "In occasione della cena di Natale avevo spiegato che è importante mantenere l'intelaiatura della squadra, per raggiungere i nostri obiettivi sportivi. Abbiamo ricevuto un'offerta importante del Napoli anche se le cifre erano sbagliate: avevamo il dovere di valutarla col giocatore ma servivano tre condizioni. L'accordo nostro col Napoli, il sì del giocatore al trasferimento e che riuscissimo a trovare un sostituto adeguato. Siamo felici di proseguire il cammino con Verdi che è uno dei pezzi importanti di questa squadra. 

20-23 milioni? Ne sono girate tante di cifre, in questo confuso periodo di mercato. Abbiamo fatto una valutazione alta, loro un'ottima offerta ma era solo una delle tra condizioni che non si sono realizzate. Il calciatore ha dimostrato di tenere al percorso col Bologna, siamo felici di avere giocatori così e che la trattativa non sia andata in porto. Non abbiamo bisogno di cedere giocatori ma è nelle dinamiche di mercato: i nostri competitor hanno venduto per più di 100 milioni e stanno crescendo, è un cammino da affrontare per tutti. La cessione in estate? E' prematuro. Verdi continuerà il suo percorso nel Bologna, pensiamo alla stagione da giugno in poi penseremo al mercato. 

Orsolini e Gabbiadini? Se ci fossero state le condizioni, avremmo avuto l'obbligo di trovare un sostituto adeguato per Simone. Manolo è un nome che a Bologna si sente spesso, è legato a Bologna e noi a lui. E' un tentativo che nel tempo magari faremo, Orsolini era una trattativa abbozzata se l'addio di Verdi si fosse concretizzato. Il Napoli? I rapporti restano ottimali, è un grande club e siamo contenti però che abbia deciso di continuare con noi. Simone è un giocatore del Bologna e non possiamo prevedere il futuro. Altre offerenti per Verdi? Simone era e continua a essere un nostro giocatore. E' stata considerata una trattativa fatta, da domani è un'altra storia. 

Quanto vale Verdi? Più di quanto è uscito sui media, più di quel che ho letto in questi giorni (23 milioni di euro, ndr). La FIGC? Ci sono divergenze sulla scelta degli uomini che restano: alcune pensano a manager autonomi e svincolati rispetto ai club, come noi. Ci si scontra ma speriamo in una pausa di riflessione visto che abbiamo perso tanti punti rispetto alle nostre rivali. La Nazionale è stata la punta dell'iceberg".