RAPPORTO TRA INTER E JIANGSU SUNING - "Deve ancora maturare, si deve sviluppare. Suning è una grande potenza, ha deciso di investire nel calcio. Vuole che tra Jiangsu e Inter ci sia un rapporto di collaborazione, anche se mi sembra limitativo come concetto. Deve esserci un rapporto di osmosi, uno scambio culturale e di conoscenza. Sono molto orgoglioso di poterne essere interprete, sento fortemente una responsabilità grande. Non vorrei definire una cosa sperimentale perché nel calcio gli esperimenti sono stati fatti tutti... Suning dal punto di vista geografico vuole espandersi, ma non parlate di imperialismo sono solo operazioni calcistiche. Vogliamo creare un circuito di giocatori importanti, l'Inter come un club che determina un po' di più perchè più esposto. Ma tutti i club godranno di pari dignità".

COME SUNING MI HA CONVINTO - "Il mio ruolo e la mia funzione in questo momento nel calcio sia di grandissimo prestigio. Comporta una grande responsabilità, ma vi garantisco che Suning non ha dovuto lottare per convincermi (ride, ndr). Ho accettato questo incarico con un enorme orgoglio, so quello che voglio fare e ho accettato con grande entusiasmo. Andremo fino in fondo"

RASSICURARE I TIFOSI DELL'INTER - "Non facciamo il calcio per rispondere alle altre società. Ammiro quello che sta facendo il Milan, sono tempestivi. Ma non è il nostro modello il Milan. Abbiamo il nostro modello, il nostro profilo. Una strategia condivisa da tutti, sappiamo quello che vogliamo fare e come integrare la squadra. Il Milan ha fatto una scelta, ribaltando quello che concerne la rosa. L'Inter ha fatto un'altra scelta preventiva, questo è molto importante per i tifosi che debbono essere consci. l'Inter l'anno scorso ha dato un segnale che è durato a lungo, per qualche mese, di poter essere una squadra molto competitiva. Abbiamo calciatori molto forti, abbiamo deciso con Spalletti di riselezionare il gruppo di lavoro, fare delle considerazioni in base ai segnali chec i daranno i ragazzi in un momento che può essere considerato transitorio e lavoreremo sulle integrazioni, questo è un gruppo forte che va integrato. Augurandoci che la chimica che tiene unita la squadra possa essere completata". 

L'INTER SUL MERCATO - "Ci si scatena in maniera anche silenziosa sul mercato, non solo in maniera pirotecnica. Questo è un momento di sogni, speranze... ma c'è anche un mercato silenzioso. L'Inter sta puntando obiettivi molto difficili, quindi c'è bisogno di un pochino di tempo. L'Inter è una garanzia in sè, non arrivo io a tranquillizare tifosi e stampa. Quello che posso dire è che faremo le cose necessarie e giuste perchè la squadra possa avere una forza, una spinta a essere protagonista come compete a un club come il nostro. Colgo l'occasione per dire che io questa società l'ho vista operare, sono stato testimone del grandissimo lavoro di Piero Ausilio e Gardini - Piero è un mio amico da tantissimo tempo - ma vederlo lavorare da ds dell'Inter, perchè è lui il ds, mi ha sorpreso molto. Ho visto professionisti lavorare bene e questo mi ha molto rassicurato".

PERISIC - "Guardate, poi nel corso del tempo ci conosceremo un po'. Non sono un grande tattico da salta stampa, dico le cose che esistono, che vogliamo fare e vorremmo fare. Non sono tanto per il condizionale, sono per l'imperativo. Perisic è un calciatore che il nostro mister ci chiede di tenere. Noi vogliamo farlo, fatto salvo che vogliamo tenere i calciatori che abbiano le giuste motivazioni. C'è un interesse del Manchester, il Manchester conosce la nostra idea rispetto a Perisic e quindi vedremo. Il fatto è che il prezzo dei calciatori dell'Inter lo fa l'Inter, non il mercato. Perisic è formidabile, è fortissimo, vogliamo tenerlo. Siamo anche disposti a non farlo se ci saranno contropartite, non solo economiche, per migliorare la squadra. Nel frattempo vogliamo sperare che Perisic tenga i comportamenti richiesti, perchè noi dobbiamo fare la nostra idea di Inter. Spalletti sa trasmetterlo, la mentalità vincente è vuota. Ci vuole fede, anima e il nostro allenatore la tirerà fuori da tutti. Compreso Perisic". 

FIGURE DI RIFERIMENTO IN SOCIETA' - "Non mi preoccupa, ma capisco che possa essere un'esigenza che valuteremo. Io arrivando qui, per esempio, ho avuto la necessità di simboli, di sentimento, e infatti sono andato a trovare Moratti. Ho detto "non penserà che inizierò a lavorare per l'Inter senza prendere un caffè con lei". Ho ricevuto un biglietto di benvenuto da Ernesto Pellegrini che ho chiamato, perchè io stesso ho sentito la necessità di avvicinarmi ad una realtà di un grande club. Io non lo vivo come un problema, ma una possibilità. Affronteremo questo tema".  

4-5 TITOLARI DA COMPRARE - "la rifondazione di un gruppo... noi non vogliamo rifondare. Vogliamo integrare perchè sono certo, così come Luciano, che in questo gruppo ci sono giocatori da salvare e riproporre ai grandi livelli. Quanti titolari da inserire? Allora per adesso abbiamo acquisito due calciatori, uno dei quali è un difensore e dal quale ci aspettiamo tantissimo. Il nome roboante rassicura me, che magari torno in albergo e mi becco un complimento da un tifoso. Ma noi vogliamo scelte concrete, abbiamo preso questo ragazzo perchè è forte e solido. Su richiesta dell'allenatore abbiamo preso un grande catalizzatore di gioco che è Borja Valero, un catalizzatore raffinatissimo che offrirà una soluzione tecnico tattica importante. Sono due operazioni molto importanti e direi non roboanti perchè capisco che le dinamiche sono altre. Ma noi siamo molto soddisfatti di aver fatto queste prime due cose. Essendo uomini di buon gusto stiamo puntando uomini di notevole rilevanza e che non è facile portare via. Posso fare un esempio, quello di Dalbert. Non dovrei farlo, ma mi pare il caso di fare una chiacchierata aperta. Abbiamo accettato le richieste del Nizza che ci ha chiesto di aspettare il preliminare e non vuole privarsi del giocatore. Ma noi lo vogliamo prendere. Quando le operazioni sono troppo facili c'è qualcosa che non funziona. Fatto salvo che è tutto in divenire, magari Spalletti esce dal prossimo allenatore ed essendo lui un'artista magari è colto da una folgorazione e ci chiede un nuovo titolare. Per esempio, Emerson... che Spalletti mi disse abbiamo preso il terzino sinistro più forte d'Europa quando il giocatore era sbeffeggiato. Io vivo romanticamente il calcio, mi aspetto sempre qualcosa di importante". 

DI MARIA - "Fatto salvo che possa essere una priorità... al di là di quello che guadagna dobbiamo essere certi che sia il nome giusto. Potrebbe anche non esserlo. Se qualcuno dovesse arrivare e guadagnare di più? Mi sembra che l'epoca del rinnovo opulento da proporre a un giocatore, da un punto di vista istituzionale, sia abbondantemente superato. I calciatori devono in campo mettere la società nella condizione di porsi questo tipo di domanda e ipotesi da portare avanti". 

TALENT SCOUT - "Faccio bene anche altre cose...".

SCELTA SPALLETTI - "C'erano anche altri candidati, ma è stata una scelta spontanea. Già Piero Ausilio ci aveva lavorato quando io ero disoccupato a casa, era nella testa del'Inter da prima. Ovvio che la mia presenza qui ha agevolato le cose.. ve lo dico. Spalletti è fortissimo. La qualità della metodologia voi stesso sarete in grado.... Spalletti è un uomo forte. Io non scindo mai allenatore e uomo, Spalletti è un teatrante ovviamente, è il dirimpettaio della follia e pare che lui abbia anche accetato questa mia definizione. Spalletti sa quello che vuole e sa come ottenerlo e riesce a fronteggiare le soluzioni senza il bisogno di cose. E' un uomo che ha due requisiti: da una parte è molto generoso, dall'altra è molto coraggioso. A me per la verità bastano questi due attributi. Farà tutto quel che deve fare e credo che sia l'allenatore dell'Inter quasi inevitabilmente perchè avevamo bisogno di un tecnico come Luciano Spalletti".

CHI PRENDE LE DECISIONI FINALI - "Io le ispiro, non le prendo. Ad oggi devo dirti che non c'è stata una incomprensione tra me e Ausilio. Io sono un suo supporto. Penso che sarà un consorzio che produrrà un effetto molto vantaggioso e produttivo per l'Inter."

C'E' NECESSITA' DI UNA CESSIONE IMPORTANTE - "No, potremmo decidere di vendere. L'inter non ha bisogno di vendere ma potrebbe decidere di farlo, ma non per necessità. Suning è un gruppo molto forte. Potrebbe valutare la questione contingente, quali possono essere le contropartite... saranno scelte miste. Al di là di questioni economiche espresse volgarmente da soldi". 

NAINGGOLAN - "E' un giocatore che è sempre nella mia testa, ma penso sempre che sia una possibilità molto importante per l'Inter ma essendo a conoscenza di tutte le circostanze a una possibile cessione giocatore da parte della Roma la ritengo un'operazione impossibile. Che Nainggolan possa essere stato o continui ad essere un obiettivo dell'Inter non ho nessuna difficoltà ad ammetterlo. Così come non ho difficoltà a dire che sarà un'operazione quasi impossibile perchè la Roma lo proteggerà. Io ho acceso un pensiero nei suoi confronti perchè ho visto un disagio tra lui e la Roma di natura contrattuale o di altra natura e ho detto l'Inter si mette a disposizione. Ma non possiamo fare questioni di forza o prepotenza perchè è della Roma. Ma mi piacerebbe portarlo qui". 

SANCHEZ - "L'Inter è pragmatica nell'individuare, Sanchez non può esserlo. Non tanto per questioni di soldi, Suning è forte, ma non credo che sia mai stato nella testa di Sanchez di venire in Italia". 

ESTERNO OFFENSIVO - "In quella zona serve uno che fa gol, anche perchè così non possiamo lasciare solo Icardi a segnare. Non mi sembra che Di Maria sia il giocatore di cui l'Inter potrà aver bisogno. Poi magari mi smentisco e arriva Di Maria all'Inter, ma non credo". 

ANCORA SU PERISIC - "Contropartita? Il Manchester è pieno di giocatori forti...".

PINAMONTI - "Spalletti è molto impressionato, spero possa essere il vice Icardi". 

VIDAL - "E' un profilo da Inter (ride, ndr). Ci piace molto.... sono due giocatori diversi lui e Nainggolan, anche se non troppo. Certo è che ci piace molto. Certo che proveremo a capire se possano esserci i presupposti, anche se la vedo molto difficile. Quando prima alludevo ai nostri acquisti alludevo proprio alle difficoltà dell'aver fatto scelte di un certo prestigio. Non dipende da noi. Negare che ci interessa sarebbe poco serio. Ma non c'è nessuna trattativa in corso. Vediamo se c'è una sola speranza, in quel caso vorremmo perseguirla.". 

NAGATOMO - "A Spalletti piace tanto. Però vedremo quello che potremo fare anche per il calciatore che ha diritto ad uno spazio ed una sua considerazione. In quel ruolo arriverà qualcun altro quindi vedremo che fare. Percentuale che rimanga all'Inter? C'è una percentuale sopportabile, insopportabile sarebbe il 5%, sopportabile è il 5 o il 60".