Non solo Donnarumma, Torregrossa e Corini.

Nella festa del Brescia tornato in Serie A dopo anni, c'è anche la corposa firma di Sandro Tonali, l'uomo copertina delle rondinelle, già dalla scorsa estate uomo mercato assoluto soprattutto per la Serie A. Lazio, Roma, Milan, Juve e Napoli hanno già contattato Cellino per capire i margini di manovra: tutte le propose recapitate al patron bresciano, però, sono state rispedite al mittente. E l'obiettivo del Brescia, evidentemente, è quello di confermarlo anche il prossimo anno, resistendo a ogni tentazione. Ne parla proprio Cellino, oggi, a Radio 1:

PROMOZIONE - "Il calcio è difficile, restare in A è un’impresa e cercheremo di attrezzarci. Come ho ritrovato il livello del calcio italiano? Molto basso, con pochi soldi, si guadagna di più in Francia e Spagna, per non parlare dell’Inghilterra. Qui c’è tanta politica, Coni, federazione e tanti problemi. A Brescia mi sono ambientato presto, so come si fa il calcio e non tutti hanno la mia stessa esperienza.  È difficile trovare giocatori bravi, torniamo in A dopo anni e non ripeteremo gli errori del passato. Non cederò nessuno, quello che si legge adesso sono fandonie, frutto di poesia".

TONALI NON SI TOCCA - "Ha ancora bisogno di crescere, e Brescia è il posto migliore per farlo. Cederlo? È così difficile trovare calciatori buoni che non ho intenzione di cedere nessuno per indebolire la squadra. Mi ricorda Falcao. Un giocatore completo, un po’ atipico, è bravo nella fase difensiva come in quella offensiva, gioca 95 minuti e ha 62 pulsazioni al minuto, il sangue freddo del killer, e il sorriso del bambino. E’ una bella sorpresa, un bel giocatore. Un mezzo marziano”. 

ANCHE CORINI RESTA - "Di certo è confermato, salvo che non voglia andare via lui. Sino ad oggi ci siamo trovati bene”.