L'esonero di Mihajlovic interrompe una trattativa che stava prendendo corpo. Il Milan ha deciso che a gennaio, se le condizioni lo permetteranno, almeno una mezzala arriverà, anche a costo di sacrificare Locatelli, ed a prescindere dall'eventuale "sorpresina" in attacco. Con Riso i colloqui si sono infittiti in merito a Jankto, che però preferisce la Premier e che, soprattutto, l'Udinese non vuole assolutamente cedere fino a giugno. Più facile, certo, arrivare a Fofana, sempre dell'Udinese, che però a differenza del compagno non ha il posto garantito (e costerebbe, soprattutto, molto meno). Per Rafinha il Barcellona ha sparato alto: 15 milioni, che però per lui Mirabelli non sembra disposto a spendere, mentre per Dembelé, classe '87 in grado di ricoprire diversi ruoli dal centrocampo in su, il sacrificio verrebbe fatto solo in caso di OK del Tottenham al prestito a costo zero. Da qui l'idea di tornare su Baselli, già trattato dal Milan di Galliani, e, soprattutto, "in mano" a quel Riso che è agente, appunto, anche di Jankto. Per Cairo il suo numero 8 vale 15 milioni: cifra importante, che però il Milan conta di far calare inserendo nell'affare il prestito dello stesso Locatelli, e giocando su quanto il Toro ancora deve per il riscatto di Niang. Su Baselli, in ogni caso, c'è anche la Lazio: molto dipenderà in ogni caso dalla scelta del futuro allenatore, che con tutta probabilità sarà Mazzarri. Nel cui 3-5-2, in verità, l'ex talento dell'Atalanta sembra fatto apposta per fare l'intermedio di sinistra.