Oggi i giornali spagnoli sono regolarmente in edicola e dopo l'intervista di Buffon a Marca è ora il turno di quella di Chiellini a El Mundo:

"Da piccoli tutti vogliono essere come Cristiano Ronaldo, Messi o Dybala, ma  per quanto mi riguarda c'era anche il piacere di fermare un avversario con un anticipo o vincendo un contrasto. Il problema è che se in difesa sbagli anche solo una volta su dieci crei un grosso problema alla squadra. Sergio Ramos è il miglior difensore centrale del mondo e sa come giocare le partite importanti. In Spagna c'è Piqué, che ha sfruttato la possibilità di crescere con Puyol. Adesso con Umtiti formano un coppia molto forte. Valverde è stato bravo a dare al Barcellona un'organizzazione difensiva che prima non aveva"

"In Europa non vedo alternative a una Superlega. Forse ci vorranno trent'anni, ma ci si arriverà. Con rispetto per le squadre meno importanti, i tifosi della Juve vogliono affrontare il Real Madrid, il Manchester United, il Barcellona, il Paris Saint-Germain... Immaginate un weekend con Juve-Real, un City-Barcellona e Atletico Madrid-Liverpool? Sarà necessario intervenire sui campionati locali ma sarebbe lo spettacolo più grande del mondo, più del Super Bowl di football americano, perché il calcio è il fenomeno di massa per eccellenza. Peccato solo che per quando lo faranno avrò già smesso"

"Fra Messi e Cristiano Ronaldo non saprei proprio chi scegliere. Per me hanno anche avuto la fortuna di competere nello stesso campionato uno contro l'altro, cosa che li ha fatti crescere ulteriormente. Guardiola? E' speciale perché è in continua evoluzione, fa una cosa e pensa già a quella dopo. Fa parte di quelle persone che migliorano il calcio, come Sacchi. È una mente superiore. Ma penso che con l'esperienza abbia anche capito che ci sono cose che devono essere adattate. I cambiamenti e le evoluzioni sono buone, ma non bisogna perdere identità. La Juventus non giocherà mai come il Real Madrid, né l'Italia come la Spagna, ma ciò non significa che non si possa vincere".

"Suarez l'ho affrontato di nuovo dopo il Mondiale ed è stato un piacere perché è un grande attaccante. Vorrei scambiare con lui la maglia. La sua sanzione dopo i Mondiali per avermi morsicato mi è sembrata esagerata..."