Tornato a Siviglia dopo meno di due anni, il ds Monchi ha parlato in conferenza stampa, commentando anche la sua breve esperienza nella dirigenza della Roma: "Non sono qui per salvare nessuno, il Siviglia ha una squadra forte. Sono qui perché in questi ultimi giorni mi hanno trasmesso un'idea di futuro che coincide con la mia, con quello che ho in mente. Non sono qui perché la squadra ha un problema, ma per aiutarci a crescere".

"Sono stato due anni lontano dal Siviglia, in un club importante come la Roma, che resterà sempre nel mio cuore e nel quale sono cresciuto. Sono andato via dal Siviglia perché avevo bisogno di trovare motivazioni esterne per crescere professionalmente. Sono andato via proprio per questo: per crescere conoscendo nuove realtà. Un progetto che ho trovato nella Roma, realtà difficile che potesse aiutarmi nella mia crescita professionale. E proprio questa crescita avvenuta nell'ultimo periodo potrò metterla a disposizione del Siviglia. Alla Roma lavoravo 24 ore al giorno, farò lo stesso nel Siviglia".

“Le parole sul Circo Massimo? Assurdo prenderla come dichiarazione, era una battuta con un tifoso. Sono andato via dalla Roma per una ragione semplice: abbiamo capito che l’idea della proprietà era diversa rispetto alla mia. Il presidente pensava che fosse andare meglio a destra, io a sinistra. Continuare così non era giusto. Io posso solo parlare bene di Pallotta e di tutti quelli che hanno avuto un motivo per portarmi a Roma. Mai sentirete una mia parola contro la società e contro la Roma. Abbiamo capito che le strade erano diverse e abbiamo deciso di fermarci”.