Il loro patron Cellino, non più tardi di due giorni fa, è stato chiaro: Corini e Tonali restano al Brescia, anche in Serie A. Il centrocampista, entrato nel mirino di tutte le big, non solo italiane, è l'uomo nuovo del nostro calcio, viene paragonato a mostri sacri del pallone nostrano, e sembra pronto per il grande salto. Nessuna preferenza per il diretto interessato, che però, in alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport, racconta di come, da ragazzino, fosse un grande tifoso del Milan. 

ANCORA BRESCIA? - "Deciderò insieme al mio presidente. Cellino è bravo, sa qual è la soluzione migliore per il mio futuro. Resto volentieri, magari divento la bandiera del Brescia".  

MILAN, INTER O JUVE? - "A me interessa solo giocare. Estero? Tutto è possibile, ma in Italia si gioca il calcio che mi piace. Mio padre è milanista, mentre mia madre e mio zio sono interisti. Da bambino impazzivo per i colori rossoneri e il mio idolo era Gattuso, ero a San Siro al gol di Kakà con la Lazio e ho visto la rete di Seedorf al Chievo“.   

PARAGONE ILLUSTRE - "Pirlo? No, io sono un mediano, gioco per la squadra. La regia è un altro ruolo. In Italia Verratti ha il tocco e l’esperienza al top, ma spicca anche Sensi. Non ho la loro tecnica“.