Il caso Acerbi - Juan Jesus continua a far parlare molto. Il brasiliano del Napoli, nel post gara contro l'Inter, ha raccontato come il difensore nerazzurro si fosse anche scusato degli insulti che aveva rivolto, ma sul campo si è visto un Juan Jesus scosso e da lì l'arbitro La Penna avrebbe chiesto al calciatore azzurro se avesse voluto che si fermasse la partita (poi continuata e arrivata al termine). 

Nel frattempo, la vicenda ha fatto ripiombare il calcio italiano nei bassifondi del razzismo, una piaga che nel 2024 non dovrebbe più esserci, ma che purtroppo fa ancora parte della realtà che ci circonda.

Andiamo a ripercorrere i casi precedenti a quello di Juan Jesus e Acerbi, casi nei quali venne interrotta la partita per offese razziste rivolte nei confronti di un calciatore. 

Stagione 2000/2001 di serie B

L'attaccante nigeriano Omolade del Treviso parte dalla panchina, poi al suo ingresso in campo una parte dei tifosi veneti ritirano i loro striscioni per attuare una "protesta razzista".

La settimana successiva si gioca Treviso-Genoa e tutti i giocatori del Treviso, compreso il tecnico Sandreani, entrano in campo con il volto dipinto di nero in segno di solidarietà.

Stagione 2005/2006 di serie A 

Il difensore ivoriano Zoro del Messina, dopo aver sentito dei cori razzisti provenienti dal settore ospiti riservato all'Inter, prende il pallone e si reca fuori dal campo, minacciando di non giocare più con gesti espliciti.

Determinanti i giocatori dell'Inter, specialmente Martins e Adriano, che convincono Zoro a rimanere sul terreno di gioco e proseguire il match. 

Stagione 2010/2011 di serie A 

Nello stadio di Cagliari alcuni dei supporters di casa insultano l'attaccante camerunese Eto'o dell'Inter con degli ululati razzisti.

L'arbitro Tagliavento interrompe la partita per qualche minuto, invitando lo speaker dello stadio a diffondere un messaggio con il quale si ricordava al pubblico che in caso di nuovo episodio razzista la partita sarebbe stata sospesa. Il caso rientrò e tuttavia la gara si concluse regolarmente.

Stagione 2015/2016 di serie A 

Allo stadio Olimpico di Roma il difensore Koulibaly finì nel mirino di alcuni tifosi della Lazio. La partita venne sospesa dall'arbitro per un paio di minuti, prima di calmare gli animi in campo e poi riprendere a giocare. 

Stagione 2016/2017 di serie A 

Al minuto 89' del match giocato al Sant'Elia tra Cagliari e Pescara, il ghanese Sulley Muntari si lamenta con l'arbitro Minelli per i cori razzisti provenienti dalla curva dei supporters di casa.

Il direttore di gara però non interviene, addirittura ammonisce il centrocampista per le proteste rabbiose. 

Stagione 2018/2019 di serie A 

Allo stadio San Siro ci furono cori razzisti di cui fu vittima il roccioso difensore Koulibaly nel corso di Inter-Napoli, episodio di cui si parlò molto nelle varie trasmissioni sportive. 

Stagione 2021/2022 di serie A 

Nel corso del match Juventus - Napoli da una parte di tifosi del settore ospiti ci furono dei cori di scherno e razzismo verso l'attaccante Kean della Juventus, episodio riportato anche dalla stampa francese. 

Infine, come non menzionare l'ultimo episodio in ordine cronologico (prima del caso Juan Jesus), accaduto proprio in questo nuovo anno 2024 nella partita Udinese - Milan, in cui il portiere rossonero Maignan aveva manifestato l'intenzione di lasciare il campo dopo aver subìto cori razzisti. La partita venne interrotta per ben 5 minuti, poi Maignan riprese il suo posto in campo anche dopo la solidarietà dimostrata dai colleghi in campo.