Al 95' di Juventus-Frosinone la maledizione che sembrava attanagliare i bianconeri è stata finalmente spezzata. A porre fine al periodo tragico della Vecchia Signora è uno dei protagonisti più inaspettati, quel Daniele Rugani che quest'anno si sta rivelando elemento di grande affidabilità in assenza dei titolarissimi della difesa. 

Acquistato dall'Empoli nel 2015, appena ventunenne e con le stigmate del predestinato, Rugani si è trovato di fronte un vero e proprio muro, quello composto da Barzagli, Bonucci e Chiellini che gli lasciavano poche possibilità di ritagliarsi un ruolo da protagonista e ancora meno chances di diventare un titolare della formazione allenata anche allora da Massimiliano Allegri. Il classe 1994 è rimasto all'ombra della Mole per ormai nove stagioni, con l'eccezione di quella 2020-21 trascorsa a metà tra Rennes e Cagliari, maturando sia come giocatore che come uomo e diventando un punto di riferimento all'interno dello spogliatoio juventino senza mai rivendicare un maggior minutaggio, ma anzi facendosi trovare pronto in caso di necessità, proprio come già successo diverse volte in quest'annata. La sua professionalità è ormai fuori discussione e non sarebbe una follia pensare ad un suo prolungamento di contratto, ovviamente a cifre inferiori rispetto a quelle percepite dai titolari.

Tornando all'andamento in campionato della Juventus i bianconeri hanno interrotto la striscia di quattro partite senza vittorie non senza soffrire. Ora la formazione capitanata da Danilo dovrà dare continuità a questo risultato e per farlo dovrà vincere una sfida tutt'altro che semplice. Ad aspettare la Vecchia Signora questa sera ci sarà il Napoli di mister Calzona. L'arrivo sulla panchina partenopea del CT della Slovacchia sembra aver rigenerato tutto l'ambiente azzurro dopo i due fallimentari periodi di Rudi Garcia prima e Mazzarri dopo. Il tecnico di Vibo Valentia ha riportato entusiasmo nel capoluogo campano: dopo l'iniziale pareggio con il Cagliari Osimhen e soci hanno infatti messo a segno un colpo importante trovando una roboante vittoria schiantando il Sassuolo per ben 6-1 nel recupero della ventunesima giornata.

Inoltre alle spalle della Juventus la corsa alla qualificazione per la prossima edizione della Champions League sta iniziando a farsi infuocata con la Roma che sta tornando prepotentemente protagonista dopo l'arrivo di Daniele De Rossi in panchina. Con il 4-1 rifilato al Monza i capitolini hanno messo a segno sei vittorie nelle ultime sette giornate, ritrovando fiducia, entusiasmo e soprattutto una situazione di classifica impensabile fino ad un paio di mesi fa. Con la Fiorentina fermata sullo 0-0 dal Torino nell'altro anticipo ora si possono contare cinque squadre in lotta per i tre posti che porteranno a disputare la massima competizione europea nel prossimo anno e a livello di ambiente la Juventus sembra essere quella più abbacchiata.

Inanellare la seconda vittoria consecutiva in un ambiente difficile come quello partenopeo sarebbe per la Juventus una bella iniezione di fiducia anche in vista dei prossimi impegni, considerando che da qui alla fine del campionato i bianconeri dovranno ancora praticamente giocare tutti gli scontri diretti per la qualificazione in Champions. Alla ventottesima ci sarà Juventus-Atalanta, alla trentaquattresima Juventus-Milan, nel turno successivo i bianconeri andranno a trovare l'ex Dybala in quel dell'Olimpico e, per finire, alla trentasettesima ci sarà la trasferta a Bologna, nella speranza che per quel turno la situazione sia già matematicamente archiviata.

Per i bianconeri è dunque arrivato il momento di tornare a correre, mettendo fieno in cascina in vista di un difficilissimo finale di stagione. Il primo passo da compiere è senza ombra di dubbio ritrovare la solidità offensiva che nelle ultime giornate è andata decisamente persa e la sfida di questa sera contro un attaccante formidabile come Osimhen è certamente un banco di prova molto probante. Per quanto riguarda l'attacco invece ci si affida pienamente alla vena realizzativa di Dusan Vlahovic, in attesa che Federico Chiesa torni ad essere finalmente decisivo e che Yildiz possa riuscire ad incidere quando le maglie delle difese avversarie si fanno più larghe.