C'è stato un tempo per pensare. Arrovellarti su cosa fosse giusto o sbagliato. Mettere financo in discussione l'idea del giusto, in un territorio così ostile e impervio. Ti è parso, per un attimo, che fosse delittuoso avere delle convinzioni. Che solo doti di improvvisazione ed un certo grado di scaltrezza potessero aiutarti nel momento più concitato dell'anno. 

Ma sai bene che improvvisa chi solo se lo può permettere. E allora hai studiato. 

➡️ Hai cercato di capire chi potesse non tradirti e individuato i 13 giocatori che prenderanno sempre voto

➡️ Ti sei ben guardato dal non strapagare questi 7 giocatori, conscio del rischio di iper-valutarli. 

➡️ Hai scandagliato qualsiasi manuale medico per capire se questi 5 rientri dall'infortunio fossero affidabili. 

➡️ Ti sei rammaricato, dopo la prima giornata, per le 5 sorprese che si sono messe in mostra e si sono involontariamente spoilerate ai tuoi avversari. 

Poi è arrivato il tempo in cui non pensare non era più consentito. L'asta del Fantacalcio. In cui sono confluite le tue ansie, durante la quale ti senti vulnerabile, intriso dei tuoi dilemmi che prendono forma. 

L'asta finisce. Torni a casa. Hai 7-8 Ceres in corpo, tre gin tonic, sbiascichi, non te reggi in piedi, sbarelli. 

I dubbi ti assalgono.

➡️ Ti chiedi se quei 5 giocatori che hai preso siano stati una scelta giusta

Poi ci rifletti. Può esserne valsa la pena? Forse si. Ma di questi altri cinque, invece, sei convinto: è stato un errore. Te ne stai pentendo. Controlli se l'admin ha già aperto il mercato scambi, credi possa essere l'unica soluzione. 

Intanto soffri, ti arrovelli. Ripensi a quel 'tuo' sibilato dopo l'ultima offerta. Che era la tua. Uno-due-tre, i numeri in sequenza della sconfitta. Lì per lì non lo hai realizzato, adesso ti appare in tutta la sua chiarezza. 

Perché li ho presi? 

E se poi te ne penti? 5 giocatori che non vorresti aver preso al Fantacalcio 

Prima di iniziare, la solita, paracula, imprescindibile premessa. 

Noa Lang (Napoli) 

Investimento importante. Funambolico, fumantino, forse fumè? Ci eravamo innamorati dell'elenco in F, non fateci caso. Il problema è che Antonio Conte non si è mai fatto intimorire da una cifra spesa sul mercato. Ricordiamo tutti l'esempio di Neres lo scorso anno. E in quel caso c'era stato anche un inizio promettente e quegli ingressi sempre decisivi. 

Dopo tre giornate ed una manciata di minuti che gli sono valsi ben due senza voto, hai iniziato già a capire l'aria che tira. Listato attaccante sottrae uno spazio prezioso in un reparto in cui non si è mai troppo al riparo.

La sensazione, che forse verrà smentita ma non cambia quello che oggi è il tuo stato d'animo, è che non esistano proprio i margini per renderlo un giocatore schierabile o futuribile per la tua fantarosa. 

Almeno Neres era centrocampista... 

Adesso siediti e domandati: c'è stato un solo momento in cui hai davvero creduto che Noa Lang potesse svoltare la tua stagione? (Getty Images)

Lazar Samardžić (Atalanta) 

De Ketelaere inamovibile. Il discorso centravanti riservato ai soli Scamacca e Krstovic. Poi l'anarchia. In rampa di lancio c'è Sulemana - ma quanto è forte e quanto dribbla? - Maldini è l'investimento italiano di prospettiva, Lookman quello che viene difficile pensare di poter tenere fuori nonostante tutto quello che c'è stato. 

E Samardzic? Ha uno storico importante, un mancino che incanta. Una proprietà di dribbling che in pochi, in Serie A, possono vantare. Ed è per questo che lo hai preso. Mica sei uno sprovveduto. Per l'asta hai studiato, lo ricordi perfettamente. 

Però ora ti sembra che quei pochi crediti che hai investito, che inizialmente ti avevano fatto gridare al colpaccio, siano comunque troppi. Occupano uno slot prezioso senza una reale possibilità di esplodere. 

Però maglia dell'Atalanta tanta roba (Getty Images)

Martin Baturina (Como) 

La quantità di vittime che rischia di fare il Como quest'anno è uno dei più grandi temi che sta contrassegnando l'appena iniziata stagione fantacalcistica. Gli abbagli sbrilluccicano davanti agli occhi della disperazione da colpo esotico, sottostimare possibili nomi scarsamente in hpye nel precampionato una possibilità altrettanto concreta. 

Martin Baturina, senza volerne mettere in discussione il talento - ricordatelo, please, quando esploderà e cercherete di nuovo quest'articolo, potrebbe appartenere alla categoria di quelli che valgono ma paghi troppo. In particolar modo per chi, l'asta del Fantacalcio, l'avesse fatta prima dell'inizio del campionato. 

Pochi minuti in campo, due senza voto e la prospettiva concreta, poi realizzatasi, di non partire titolare neanche alla terza. L'inizio è stato disastroso. E se è vero che del doman non c'è certezza, il presente grida rimpianto. Perché in questo caso, lo sappiamo, per via di quel chiacchiericcio estivo, i fantacrediti (non pochi) sono partiti. 

Quante vittime che stai facendo, Cesc... 

Lois Openda (Juventus) 

"Ho sempre giocato da numero 9: mi ispiro a Ibrahimovic".

Lois Openda

Eppure, l'ultimo giorno di mercato, si era parlato di vice Yildiz. Lui da un lato, Zhegrova dall'altro: le soluzioni dell'ultima ora bianconera, per alimentare la competizione e offrire più alternative a Tudor. A ben vedere, però, le caratteristiche sono altre. Openda ha colpi da numero 9, e non per quello che sosteniamo noi, ma per quello che - in maniera decisamente chiarificatrice - sostiene lui. 

Il dubbio nasce spontaneo: meglio dirottarlo sulla fascia a vice di un insostituibile leader tecnico della squadra (nonostante la giovane età) o gettarlo nel calderone della concorrenza targata David e Vlahovic? In Champions, contro il Borussia, la bilancia è sembrata già pendere da una parte.

E tu, che lo hai acquistato fomentato dai 24 gol in Bundes del 2023, continui a guardare il suo numero e la percentuale di subentro delle probabili formazioni. Ed è per questo, forse, che ti stai aggrappando alle parole di Tudor. In questo tentativo di auto-training all'ottimismo.

La sensazione che ti attornia, a questo giro, è di aver speso davvero tanto... 

Non è un esterno, non è una seconda punta, sa soltanto quello che non è (semi-cit) (Getty Images)

Nicolò Zaniolo (Udinese) 

Va spiegata. È che in Zaniolo, fosse solo per un attimo, ci hai creduto. Per molti varrebbe aggiungere: anche quest'anno. Sì, anche quest'anno. 

Listato centrocampista, candidato attaccante al fianco della punta di riferimento. Sì, per un attimo è sembrata una buona idea rilanciare e spingersi un po' più in là. 

Poi sono iniziati i dubbi, alimentati malignamente dai tuoi avversari. Le loro risate sardoniche a gettarti nel dubbio più totale dell'ennesima stagione accolta tra i proclami e che potrebbe concludersi in un nulla di fatto. Uno scherno provocatorio di chi in realtà sa di aver perso un'occasione? 

Solo il tempo potrà stabilirlo. Tu, nel frattempo, tanto convinto non lo sei più...

Nicolò, dimmi che mi sbaglio. Dimmi che ho fatto bene a prenderti e non devo pentirmi di nulla. Dimmelo, ne ho bisogno (Getty Images)