Giampaolo Pazzini, capitano dell'Hellas Verona, ha parlato nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport:

Le parole di Pazzini

Capitano al tempo del coronavirus?

«È un gruppo molto responsabile, ci teniamo compagnia su whatsapp e con le videochiamate. Una parola di conforto, una battuta… Si fa gruppo anche così».

Pesa la sospensione?

«Tantissimo, ha un peso enorme. Eravamo in fiducia, ma la sospensione sarà un interrogativo per tutte. Ma ora è il tempo della salute».

Juric ed il segreto?

«La continuità perché non abbiamo mai sbagliato un partita. Merito di tutti, Juric e giocatori, perché questa squadra ha un’identità ben precisa».

Scaramantico o maniacale?

«Maniacale nella preparazione delle partite, la ripetitività di certi gesti mi aiuta a concentrarmi meglio».

Zaccagni?

«Appena saputo della positività di Zac ci siamo sentiti, era sereno. Eravamo vicini in pullman quando siamo tornati da Genova… “Ema” ha avuto una stagione terribile umanamente, merita di avere l’opportunità di raddrizzarla giocando perché è un ragazzo a cui non si può altro che voler bene».

Cassano alla Samp?

«Prima di iniziare a giocare insieme mi chiamò e mi disse, con il suo modo goliardico, che mi avrebbe fatto fare tanti gol. E accadde... Poi mi diceva che io non ricambiavo. E per questo spaccio per un assist una spizzata di testa a Livorno. In realtà fece tutto lui...».