Il Torino, nonostante il pari nel derby, continua a correre, a margine di una stagione eccezionale, ed a sognare. L'approdo in Europa League, forse addirittura la Champions. Ne parla così, a Radio Anch'io lo Sport, Urbano Cairo. Queste alcune delle parole del Presidente.

SOGNO CHAMPIONS - "Finchè la matematica lascia aperto uno spazio, noi continueremo a inseguirla. Mancano poche partite alla fine del campionato, ha sottolineato Cairo, i punti disponibili sono soltanto 9 e l'Atalanta si è molto staccata. Insomma, è più complicato. Ma noi faremo i conti alla fine. Pensiamo a ogni partita come abbiamo fatto con il Milan e la Juve. Se valessero solo i punti del girone di ritorno, come in Argentina, saremmo quarti. Mancano però tre partite fondamentali. Quindi, testa bassa e dritti sui pedali fino alla fine. Poi faremo i conti, è la stessa filosofia che ho applicato quando ho cercato di fare altre cose nel mondo dell'impresa".

SUPERLEGA EUROPEA - "A Madrid è molto importante esserci e essere decisi, ha detto Cairo. Ho sentito cose che non mi piacciono affatto, perché sarebbero un modo per sviluppare un calcio di élite che esclude la grande base delle squadre; un calcio dove le squadre sarebbero scelte, come unte dal Signore, quindi una competizione che per me risulterebbe impoverita. La Superlega dovrebbe giocare sabato e domenica, relegando i campionati al martedì o mercoledì; le squadre ricche lo diventerebbero di più, e le altre perderebbero appeal. Per chi ama il calcio,i campanili, le sfide, questa scelta non rispetta il popolo italiano. I campionati devono essere tutelati".

MERCATO, NESSUNA CESSIONE - "L'anno scorso, avendo tenuto tutti, il bilancio è un po' peggiorato, ha spiegato Cairo. Ma ce l'abbiamo fatta per i cinque anni precedenti a tenere il bilancio in positivo e speriamo di farcela anche per il prossimo. C'è la volontà di tenere i migliori giocatori e anche possibilmente di puntellare la squadra in quella posizione o due, in cui è giusto tentare di migliorare. Il Grande Torino ebbe quasi gli stessi 10/undicesimi per quattro stagioni. Quella è un pò la strada maestra. Quando hai giocatori ottimi, che per di più lavorano con un tecnico bravissimo come Mazzarri, con valori condivisi, tutto diventa straordinario. Perciò l'obbiettivo è quello, l'anno scorso ce l'ho fatta a tenere tutti. C'è la volontà di tenere i migliori giocatori e anche possibilmente di puntellare la squadra in quella posizione o due, in cui è giusto tentare di migliorare" .