48 ore per un ultimo, grande colpo. Daniele Pradé, dopo aver preso Pulgar, Boateng, Lirola, Ribey, Badelj e altri, prova a chiudere anche per un ultimo rinforzo in attacco, che coinciderebbe con la cessione di Giovanni Simeone. Andando per ordine: si attendono solo di limare i dettagli per il trasferimento del Cholito alla Sampdoria o al Cagliari: operazione da almeno 15 milioni totali, in prestito con obbligo di riscatto.

Un introito futuro che la Fiorentina intende riversare in toto su Rodrigo De Paul, individuato da Montella come jolly per i suoi 4-3-3 e 3-5-2 fluidi, e già a riposo - quanto meno dal 1' - nella prima di campionato contro il Milan. L'argentino è poi subentrato ed ha deciso la partita con un assist.

L'accordo tra il calciatore e Pradé - che lo conosce bene, visti i suoi trascorsi a Udine - c'è già da un po': contratto fino al 2024 da 1.5 milioni a salire. Ora si tratta di convincere i Pozzo, che poi avrebbero davvero poco tempo per sostituirlo. L'intenzione dei bianconeri è di non cedere: se non di fronte ad un'offerta irrinunciabile, da 30 milioni più bonus, per un totale di 35. 

La Fiorentina è già arrivata a 20+5 di bonus, e una volta formalizzata la cessione di Simeone proporrà all'Udinese la sua ultima offerta, da prendere o lasciare: 25 milioni più 5/6 di bonus, 15 dei quali rientrerebbero tra un anno, con l'incasso proveniente da Simeone che a sua volta si voleva provare a includere nell'affare De Paul.

Ieri gli intermediari viola hanno riallacciato i rapporti con i friulani, che hanno anche allontanato l'ipotesi di inserire un'altra contropartita tecnica (Benassi) nella trattativa (almeno se non dovesse essere ceduto Fofana last minute). 

Operazione da fare completamente cash, quindi, almeno per ora, e con 5 milioni che ballano tra domanda e offerta. Da Firenze trapela cauto ottimismo, da Udine un certo scetticismo. E' il gioco delle parti, ma una cosa è certa: se De Paul - Fiorentina si farà, lo si saprà già entro domani sera.