CHI E' - Lo hanno dipinto come "erede di Icardi" e in effetti può starci eccome. Nel frattempo, però, in questa Inter può già essere qualcosa di molto più importante e significativo. Nonostante non abbia ancora compiuto 21 anni (lo farà il prossimo 22 agosto), Lautaro Martinez si candida a essere una delle sorprese del prossimo campionato. E anche di quelli negli anni a venire. Finché non ci sarà la piena consapevolezza, da parte di tifosi e addetti ai lavori, di essere di fronte a una certezza assoluta, più che un giovane di belle speranze. E' la sua storia personale a confermare questa tesi: l'esordio nel massimo campionato argentino a soli 17 anni, il titolo di capocannoniere in Nazionale nell'ultimo campionato sudamericano Under 20, le prime convocazioni di Sampaoli con i "grandi". Il soprannome che gli hanno affibbiato in patria, "El Toro", non è casuale. L'obiettivo numero uno, a stretto giro di posta, è di farsi apprezzare e confermare quanto di buono dimostrato finora anche in Italia. Quello minimo, chiaramente. Perché per lui, all'orizzonte, si prospetta una carriera foriera di elogi e di successi. Così come è stato per gli illustri predecessori connazionali in nerazzurro. Cambiasso, Milito, Javier Zanetti: ripercorrere le loro orme significherebbe entrare nella storia di questo club.

IL RUOLO - Centravanti purissimo, ideale come perno centrale all'interno di un 4-3-3 o un 4-2-3-1. Per caratteristiche, tuttavia, può tranquillamente adattarsi anche al ruolo di seconda punta. Una specifica non da poco, visto che nel prossimo campionato (e forse non solo quello) avrà nel suo stesso ruolo un certo Mauro Icardi. Morale della favola: meglio affiancarlo che contendergli il posto.

CARATTERISTICHE TECNICHE - Lo si è visto anche nell'amichevole contro il Lugano, la prima uscita stagionale ufficiale per l'Inter e per lui con la maglia nerazzurra: questo qui è uno che non molla mai. Giocatore caparbio, che non molla un pallone, che non arretra di un centimetro e che ci mette il cuore in ogni frangente. La rete che ha sbloccato l'amichevole è un riassunto ideale delle sue qualità: attaccante d'area di rigore, dall'innato killer instinct e abilissimo a sfruttare le seconde palle per tramutarle in gol. Il tutto nonostante una struttura fisica tutt'altro che imponente (appena 174 centimetri di altezza per 72 chilogrammi). Racchiude in sé il mix del centravanti moderno: può sia fare reparto da solo sfruttando un'esplosività atletica comunque notevole, sia fare da spalla ideale a un compagno che gli spizzi le palle alte così da innescare la sua ottima rapidità. 

FANTACONSIGLI - Pochissimi dubbi a riguardo: almeno nel suo primo anno italiano sarà l'alternativa di Mauro Icardi. A volte, a seconda del momento e dell'avversario, Spalletti potrebbe farlo entrare (o addirittura schierarlo dall'inizio) insieme con l'ex Sampdoria. In ogni caso, non aspettatevi un minutaggio all'altezza delle sue enormi prospettive. Almeno per adesso.

STATISTICHE - Carriera ancora brevissima, logica conseguenza di una carta d'identità che recita "1997" alla voce "anno di nascita". E' però in crescita esponenziale: negli ultimi due campionati al Racing, 22 gol in 44 presenze (oltre a 5 centri in Copa Libertadores e 7 marcature con l'Argentina U20). Vale a dire esattamente una rete ogni due partite.

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