Il Piotr Zielinski che oggi tutti conosciamo, forse, è nato proprio a Empoli al servizio - guarda caso - di Maurizio Sarri. Che poi l'ha portato con sé a Napoli, vetrina enorme e imperdibile per un talento cristallino pronto a esplodere definitivamente. Già a Udine si intravedevano parvenze di futuro campioncino, ma è in Toscana che il gioiello polacco classe 1994 ha dimostrato a tutti gli effetti di meritare un palcoscenico più probante, traguardi più importanti, responsabilità maggiori. Una big, in parole povere. Nei due anni empolesi, 63 presenze in Serie A e 5 reti, tutte nel secondo campionato disputato. Quello che ha fatto drizzare le antenne a De Laurentiis e lo ha convinto a investire una cifra non banale per lui: 15 milioni di euro più il prestito di Zuniga. Se già all'epoca (e parliamo dell'estate del 2016) fossero circolate le cifre che di lì a pochi mesi sarebbero impazzate, probabilmente sarebbe servito il doppio dell'esborso per portarlo all'ombra del Vesuvio. Ventisei mesi più tardi, un solo verdetto: giocatore universale, di una classe e una qualità spaziali, che appena diventerà più cinico sotto porta sarà completo al 100%. Un trend che magari può riprendere proprio a partire da venerdì, contro il suo passato più recente.

Non la parentesi più positiva per minutaggio e marcature, ma senza dubbio quella più vincente in assoluto. E' il binomio Goran Pandev - Inter, indimenticabile per il diretto interessato. Cercato a lungo dai nerazzurri, dopo essere stato portato in Italia proprio dal club allora capeggiato da Moratti nel lontano 2001 (ma mai valorizzato come avrebbe dovuto e potuto), tornato alla casa madre nove anni dopo, in una fredda giornata di inizio gennaio, quando la sua splendida avventura alla Lazio, rovinata dagli ultimi turbolenti mesi (nonostante i 64 gol complessivi, tuttora miglior bomber straniero nella storia dei capitolini insieme con Klose), era ormai al capolinea. Uno Scudetto, una Champions e una Coppa Italia per il leggendario Triplete, poi un'altra coppa nazionale e un Mondiale per Club: sì, il macedone ha fatto incetta di trofei a Milano. Ora, a 35 anni suonati, ha un ruolo non esattamente da primattore a Genova, dove la coppia Piatek - Kouame sta trovando sempre miglior rodaggio. Ma occhio: con 2 reti in 5 apparizioni e una fanta-media del 7.6 resta una mina vagante. E magari l'aria di San Siro può fargli tornare quella voglia di +3 che potrebbe fare la differenza per molti fantallenatori impavidi nel prossimo fine settimana.

Zielinski a contrasto con Allan

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Pandev esulta sotto la curva dell'Inter

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Tra i pali troviamo Ionut Radu, prodotto del vivaio dell'Inter e ancora di proprietà dei nerazzurri.


Difesa a quattro composta dagli ex empolesi Elseid Hysaj e Mario Rui (entrambi esplosi con Sarri), Andrea Ranocchia (arrivato all'Inter proprio dopo il breve passaggio genoano) e Lorenzo De Silvestri (quattro ottime annate a Genova, poi il trasferimento in granata).

Centrocampo a tre completato da Roberto Soriano (139 partite e 18 centri con la Sampdoria) e Riccardo Orsolini (negli ultimi sei mesi dello scorso torneo a Bergamo, poche tracce lasciate).

Tridente che con Pandev prevede anche Sergio Floccari (21 gol alla Lazio e la conquista della Coppa Italia del 2013) e Fabio Quagliarella (a Torino a inizio carriera e prima di abbracciare i blucerchiati, 26 reti con i piemontesi).

C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.