La storia del rapporto tra El Khouma Babacar e la Fiorentina ha sempre galleggiato sul sottile filo del "vorrei ma non posso". Nel senso che tutti conoscevano bene le qualità, le potenzialità e i margini spaventosi di crescita del centravanti senegalese classe 1993, ma al momento del salto di qualità c'è sempre stato un ostacolo. O da parte del club, per un minutaggio mai abbastanza corposo da fargli trovare continuità e dunque fiducia, o da parte sua, per demeriti sul campo che spesso lo hanno poi fatto scivolare di qualche posizione indietro nelle gerarchie. E dunque si è arrivati al prospetto numerico sotto gli occhi di tutti: in tre anni e mezzo, 99 apparizioni e 27 gol messi a referto. Nemmeno così pochi, rapportato a quanto in effetti è rimasto sul rettangolo verde. Eppure non è mai stato sufficiente il suo rendimento al punto da meritarsi un posto da titolare al centro dell'attacco. Situazione piuttosto simile adesso al Sassuolo, con Boateng (che peraltro è adattato in quel ruolo) davanti a lui nelle scelte di De Zerbi. L'ex Milan non ci sarà almeno per altri 20 giorni, l'occasione per la svolta è quindi ghiottissima e quasi irripetibile. Riuscirà a collezionare bonus pesanti contro la 'sua' Viola?
Difesa a quattro composta da Kwadwo Asamoah (6 Scudetti, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe alzate al cielo con la Juventus), Leonardo Bonucci (cresciuto nelle giovanili dell'Inter, una presenza in A coi nerazzurri), Domenico Maietta (94 partite tra A e B a Bologna) e Joao Cancelo (a Milano nella passata annata).
Centrocampo a tre formato da Francesco Magnanelli (transitato a Firenze in B nel 2003 senza lasciare tracce di sé), Antonio Candreva (a Torino da gennaio a giugno del 2010) e Joaquin Correa (portato in Italia dalla Sampdoria nel gennaio del 2015).
Tridente completato da Duvan Zapata: 18 reti con l'Udinese tra il 2015 e il 2017, la miglior parentesi in carriera da quando è in Italia.
C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.
Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".
Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.