Altro giorno di pausa e quindi di analisi per i Mondiali di calcio in Russia. Che ricominceranno, coi quarti di finale, domani: in ballo il trofeo più importante, tra le 8 regine del globo. Che mai come stavolta, però, sono soprattutto europee. Ben 6 tre le 8 ancora in gara (Belgio, Francia, Croazia, Russia, Svezia, Inghilterra) vengono difatti dal vecchio Continente, e quindi da zona UEFA: le restanti due, Uruguay e Brasile, dal CONMEBOL, acronimo di Confederación sudamericana de Fútbol.

Un dato assai diverso, rispetto allo stesso momento dei torneo nel 2014, in Brasile: all'epoca in gara c'erano ancora Francia (confermata), Germania, Brasile (confermata), Colombia, Argentina, Belgio (confermata), Olanda e Costa Rica. A conti fatti, quindi, solo in tre sono riuscite a raggiungere almeno lo stesso risultato rispetto a 4 anni fa. Quando, però, c'era una rappresentanza europea assai meno corposa: solo in 4 (le metà) provenivano da zona UEFA. 

Questa la tabella di comparazione delle squadre partecipanti ai quarti, regione per regione, tra le ultime 5 edizioni della manifestazione. Abbiamo escluso dalla lista solo la zona OFC, Oceania, che non ha mai raggiunto questo livello. E' evidente come, nonostante siano rimaste fuori, tra le "grandi", Spagna, Olanda, Germania e Italia, della loro prematura estromissione non abbia giovato alcuna squadra sudamericana, africana o asiatica. Anzi, di fatto le big rimaste fuori sono state sostituite da Svezia, Croazia e Belgio, oggettivamente in grande spolvero, e dai padroni di casa della Russia.

EDIZIONE MONDIALE UEFA CONMEBOLCONCACAFAFCCAF
201862000
201443100
201034001
200662000
200241111

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