Un Beppe Marotta entusiasta ha parlato ai microfoni di Sky Sport durante la festa scudetto dell'Inter. Il dirigente nerazzurro ha definito indimenticabile la serata e si è soffermato anche sul futuro, sia quello dell'Inter sia quello personale. Spazio anche al mercato e ai rinnovi di contratto; di seguito le parole di Marotta.

Le parole di Marotta

Le parole di Marotta: "Questi tifosi rappresentano la città di Milano, è una serata indimenticabile anche per me che ho vinto qualche titolo. Spesso si pensa che le società debbano essere dispendiose sul mercato, io credo che vadano scelti allenatori e giocatori con cultura del lavoro per ottenere sempre il massimo. La programmazione è importante, perché significa valorizzare le risorse con un programma pensato dal management e concordato con la società. Vincere è sempre bello, che sia Serie B o Serie A. Quella di questa sera è un'emozione che non ho mai vissuto con l'Inter, perché nello scudetto precedente c'era il covid. Questa è una delle pagine belle della mia vita".

Marotta: "Una delle pagine più belle della mia vita. Mercato? Sarà creativo" (Getty Images)
Marotta: "Una delle pagine più belle della mia vita. Mercato? Sarà creativo" (Getty Images)

Su Zhang

Su Zhang: "Zhang è costantemente in contatto con noi e sta vedendo la festa".

Sui rinnovi

Sui rinnovi: "Vanno fatti con calma, ma non abbiamo scadenze il 30 giungo 2024. Con Ausilio andremo a verificare tutti i contratti. Abbiamo raccolto da parte di tutti la volontà di andare avanti con noi e, dato che questo ciclo penso non sia ancora neanche a metà, vogliamo confermare in gran parte questa rosa".

Sul futuro

Sul futuro: "Credo che in qualsiasi lavoro serva una grande passione. Io sono in questo mondo da quando ero ragazzo, ho imparato a sbagliare presto e ho raccolto esperienza. Adesso, grazie a questa esperienza, come manager riesco a consigliare le persone vicino a me. Vorrei ancora dare un contributo al calcio italiano nel settore giovanile, che è una palestra di vita. Una cosa che non riesco a concepire è che i bambini per giocare a calcio fin da 7 anni debbano pagare delle quote. Questo va a frenare delle famiglie e magari anche dei possibili talenti. Lo sport giovanile deve essere gratuito".

Sul mercato

Sul mercato: "Dovrà essere molto creativo, dobbiamo trovare delle alternative ad eventuali partenze. Non ci sono partenze all'orizzonte, ma ricordiamoci che oggi siamo vincitori dopo partenze molto importanti. A volte però ci vuole il coraggio di cambiare, che non vuol dire smobilitare".

Sul calendario

Sul calendario: "Molte squadre vorrebbero un campionato a 18 squadre, noi l'anno prossimo rischiamo di fare 60 partite, è un po' un'esagerazione. Ridurre il numero di partite sarebbe importante, pur senza inficiare sull'importanza del campionato nazionale".