Eppure era stato proprio Antonio Conte ad aver ammesso, dopo oltre due mesi dall'inizio del campionato, di avere finalmente aggiunto un'altra freccia al proprio arco. Quella relativa a Valentino Lazaro, nonostante qualche segnale incoraggiante, sembrerebbe però essere stata un'illusione. Anzi, per rimanere all'interno delle metafore contiane, una scintilla

Dopo la fiducia incassata durante le sfide con Bologna e Verona, il processo di maturazione sembrava essere pronto per uno step successivo, che a conti fatti non è però arrivato: in panchina contro il Torino, Lazaro è poi partito titolare soltanto contro la Spal, entrando in campo solo con Roma e Genoa. Nel mezzo, appena 36 minuti in Champions League tra Slavia e Barcellona. 

Eppure le occasioni non sono mancate, anche considerando la forte emergenza che ha assalito il centrocampo dell'Inter, costretto molte volte a fare i salti mortali per continuare a poter giocare in un certo modo. Difficile, allora, che a gennaio, considerando i rientri degli assenti, Lazaro possa fare uno scatto che non gli è riuscito in queste settimane.