Ko a Roma con la Lazio, distacco dal primo posto della Juventus tornato ad essere di tre punti, e la necessità di dover ancora aspettare per contare a pieno regime sull’uomo a cui più di tutti è affidato la responsabilità di alzare l’asticella del gioco dell’Inter: ci va cauto Antonio Conte nell’inserimento di Christian Eriksen, anche con la Lazio per l’ex Tottenham uno scampolo di partita, e la Gazzetta dello Sport si interroga sui tempi che saranno necessari per vedere il danese titolare e pienamente integrato nel progetto nerazzurro, mentre la Juve e la Lazio scappano.

Christian Eriksen (Getty Images)

Eriksen, anche con la Lazio solo nel finale

Solo 13 minuti all’Olimpico per Eriksen, che replicano tre delle altre quattro presenze da subentrato per il 28enne danese: solo contro l’Udinese Eriksen è partito titolare, lanciato dal 1’. Contro i biancocelesti per il centrocampista arrivato a gennaio solo un tiro, poco per incidere, e poco tempo a disposizione per farlo. Colpa, spiega la rosea, anche degli infortuni che ne avevano condizionato la prima parte di stagione in Premier, ma ciò che è certo è che l'inserimento dell'uomo più importante dell'ultimo mercato nerazzurro va più a rilento di quanto sarebbe stato lecito aspettarsi.

Chance in coppa per Eriksen?

In attesa che i tempi siano maturi anche in campionato e che Conte, unico deputato alle scelte dei titolari come ha ricordato con fermezza Marotta, riterrà che lo siano, la chance ideale per il danese potrebbe arrivare in un impegno sulla carta più morbido, con il Ludogorets in Europa League. Poi ci sarà l’attesa per vedere Eriksen full time anche in campionato: l’Inter sembra averne bisogno, e i fantallenatori che hanno puntato su di lui come rinforzo all’asta di riparazione ancora di più…

Eriksen, i (pochi) numeri al Fantacalcio

E anche al Fantacalcio i numeri di Eriksen inevitabilmente risentono di un impiego fin qui esiguo: tre presenze valutabili per il gioco, nessun bonus, nessun malus, e una media voto (e fantavoto) del 6.00 netto. E’ già calata, invece, la sua quotazione, inizialmente di 23 milioni al suo arrivo in Italia: oggi ne vale 21.