Domani l'Inter andrà a casa dell'Atalanta, Spalletti in conferenza fa il punto sugli acciacchi: "Il più stanco è Brozovic come minutaggio e come extra che ci mette personalmente nelle partite per corsa e qualità. Però è quello che fa partecipare tutta la squadra alla manovra, per cui va valutato bene oggi. Nainggolan si è messo a disposizione e ha fatto anche bene per quelle che erano le sue possibilità, ma è chiaro che è tornato un pochettino indietro per quanto riguarda la sua condizione. Penso che per lui sia difficile poter essere della partita, ma va apprezzato il suo volerci essere".

Su Brozovic regista: "Secondo me il paragone con Pjanic è uno di quelli che rende bene l'idea. Quando decidemmo di invertire la posizione di Pjanic e Nainggolan si scatenò il putiferio, ma non sono io che l'ho fatto, sono loro che hanno fatto vedere di avere quelle caratteristiche. E si potrebbero anche invertire di nuovo perché sono calciatori top. Brozovic è su quella strada, ha il piede con la bussola direzionante". 

Lautaro Martinez disponibile: "Sta bene. Sta vivendo questo periodo come Keita, Candreva, Ranocchia, Joao Mario, come Politano in alcune partite".

Verso la conferma del 4-3-3: "Si va avanti così perché con il regista basso e due mezzali ti dà più soluzioni offensive, l'altra te ne dà meno e qui vengono chiamati in causa anche i terzini ma magari ne parliamo la prossima volta"

Il gap con la Juventus: "Secondo me sono i più forti di tutti e probabilmente vinceranno il campionato, però ci sono squadre e difficoltà durante lo scorrimento di un campionato come quello italiano che possono minare queste certezze o qualità. Per cui tutte le altre squadre dovranno essere impeccabili e dovranno cercare di fare l'impossibile".

Perisic appannato, Spalletti lo difende: "Vediamo gol e assist come cosa fondamentale, ma non ci sarebbero senza altri numeri e altri comportamenti dove uno come Skriniar o Handanovic diventano fondamentali. Siamo contentissimi, con le sue galoppate riesce a portare un contributo".

Plauso ai giocatori meno utilizzati: "Quelli più penalizzati sono quelli che ho escluso dalla Champions: Gagliardini, Joao Mario e Dalbert. A loro va dato il merito di essere professionisti. Quando sei da solo che rimani in palestra ad allenarti mentre gli altri giocano la Champions, lì viene fuori la qualità della persona".