Sono passati diversi mesi da quando Lazar Samardzic è stato a un passo dal vestire la maglia dell'Inter, ma emergono ancora nuovi retroscena. Il centrocampista aveva sostenuto le visite mediche a Milano e mancava solo la firma, ma poi non se ne fece nulla. E solo ora emerge il dettaglio che avrebbe fatto saltare l'affare.

Calciomercato Inter, il retroscena sul mancato approdo di Samardzic

Le parti avevano trovato un accordo: l'Inter avrebbe versato 4,5 milioni di euro di prestito oneroso all'Udinese con la cessione ai bianconeri di Fabbian (poi andato al Bologna) con obbligo di riscatto fissato a 16 milioni e altri 2 di bonus. Quando tutto sembrava fatto, però, è scoppiato il caso relativo alle commissioni dell'operazione e sull'ingaggio. L'11 agosto l'Inter aveva accettato di incontrare Mladen, il padre del giocatore, ma quando è stato chiesto di cambiare gli accordi precedentemente raggiunti con la Pimenta, la società ha detto subito di no. Un muro contro muro proseguito fino al 13 agosto quando il giocatore è rientrato a Udine. I contatti sono andati avanti fino al 14 agosto, con l'Inter che il 16 ha annunciato la rinuncia al calciatore con tanto di chiosa finale da parte dell'ad nerazzurro Marotta che spiegò: "Nella trattativa con Samardzic è un po’ venuta a mancare la serietà e il rispetto dei ruoli. Oggi i giocatori ti dicono sì, domani ti dicono no perché sono guidati dagli agenti".

Samardzic è così rimasto a Udine, con il ds bianconero Balzaretti che al Messaggero Veneto ha spiegato: "Lazar ha vissuto una stagione complicata ma molto importante per la sua crescita. Se non gioca è per scelta tecnica. Come caratteristiche ricorda Pjanic".