Questa è una storia dedicata a tutte le persone per cui il fantacalcio è anche un'occasione per mettere alla prova le proprie idee e le proprie intuizioni. Questa è una storia per tutte le persone che, per anni, hanno subito sfortune, angherie e sfottò.

Questa è una storia per tutte le persone che, nonostante le batoste, ogni anno continuano a credere alle proprie convinzioni e perseverano nel rischio e nella lotta.

Sono Mario, ho 28 anni, vengo da Pozzuoli in provincia di Napoli ed insieme agli amici di una vita gioco al fantacalcio da almeno 10 anni ormai. Prima di quest'anno, tuttavia, non ero mai riuscito a vincere.

Ogni anno, da sempre, mi diverto molto alla ricerca del talento, della giovane promessa e negli ultimi tempi ho avuto spesso la fortuna di indovinare il giocatore rivelazione pagato pochissimo (Immobile, Parolo, Cristante, Benatia, Simeone, ecc.ecc.).

Fin dagli inizi delle mie esperienze fantacalcistiche, inoltre, ho sempre avuto piacere a condire le mie scelte con una sorta di pensiero ideologico. Ad esempio, molti anni fa, ero solito comporre una squadra i cui giocatori rispettassero i ruoli del modulo prescelto (una specie di mantra prima che il mantra esistesse).

Tra le regole che ho imposto a me stesso al momento dell'asta, c'è anche sempre stata quella di non confermare mai giocatori presi l'anno precedente, tranne un giocatore a cui non ho mai saputo rinunciare: Duvan Zapata. Da un paio di anni, inoltre, è nata una nuova regola all'interno della mia ideologia: non acquistare giocatori della Juventus. Tutto questo, purtroppo, non mi ha mai condotto alla vittoria. Durante la scorsa estate, come ogni estate, dedicavo il relax anche a continue riflessione sul fantacalcio che sarebbe presto arrivato.

Una sera, la nuova intuizione.

Sulla scia dell'anno precedente, un anno duro dal punto di vista sportivo (sono un grande tifoso del Napoli), ho deciso di dare la svolta decisiva alla mia, ormai decennale, ideologia: comporre una squadra senza giocatori provenienti da Juventus, Inter, Milan, Roma e Lazio.

Così è nata LA RESISTENZA, una squadra operaia, composta da giovani talentuosi e giocatori esperti nel pieno della loro evoluzione calcistica.

La fortuna è stata dalla mia parte ma posso affermare con fierezza, ed i numeri sono dalla mia parte, di aver meritato il primo posto di questa competizione che, ancora una volta, ha regalato emozioni fino all'ultima giornata.

La vittoria è stata bellissima perché, fino alla giornata precedente, la mia squadra rischiava di uscire totalmente dai giochi.

Fino al fischio iniziale di Napoli-Inter, infatti, LA RESISTENZA rischiava seriamente il quinto posto.

Ci hanno pensato Koulibaly, Mertens e Fabian Ruiz a mantenere vivo il sogno, divenuto realtà la giornata successiva grazie alla vittoria dell'ultimo in classifica contro il mio rivale diretto (che Pasalic sia benedetto).

Insomma, questa storia dimostra che è possibile vincere anche senza comprare i giocatori più forti delle squadre più forti e, soprattutto, che si può vincere anche con idee pazze e controcorrente.

Ci si augura, un giorno, che tutto questo possa avverarsi anche nel mondo reale.

Mario - La mia Lega Fantagazzetta

Hai anche tu un #Fantaracconto che vorresti veder pubblicato su Fantacalcio.it?

La tua asta è alle porte, o hai un aneddoto stagionale da volerci raccontare? Mandaci la tua storia, le foto, i video, e tutto ciò che reputi utile per poterti vedere protagonista di Fantagazzetta: i #Fantaracconti migliori verranno pubblicati sul sito e sulle nostre pagine social!

Invia il tutto via mail a fantaracconti [@] fantacalcio.it, e non dimenticarti di linkare all'interno della mail la tua Lega Fantagazzetta altrimenti il racconto non potrà partecipare al contest.

Solo i migliori, quelli scritti meglio, più correttamente, e dettagliatamente, verranno selezionati e pubblicati!

QUI LE ALTRE PUNTATE DI #FANTARACCONTI