Oggi si è riunito il Consiglio D’Amministrazione (CdA) della Juventus che ha approvato il progetto di bilancio annuale 2015/16. Nell’attesa di postare un’analisi più completa e dettagliata del bilancio annuale e sulle stime future nei prossimi giorni, quando sul sito ufficiale dei bianconeri verrà pubblicato il bilancio completo, si può comunque già dire qualcosa osservando i primi dati resi noti.

Diamo un’occhiata alle differenze fra il bilancio annuale approvato e le mie stime del 10 agosto (per consultare i vari riferimenti all’articolo precedente potete cliccare QUI).

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Il CdA ha confermato, addirittura migliorando, le nostre previsioni di attivo di bilancio anche per questa stagione, a differenza di quanto avevano supposto gli analisti di Banca Imi qualche tempo fa (che si distinguono ormai regolarmente per presentare stime del bilancio Juve sempre peggiori di quello che sono nella realtà). Dopo aver chiuso l’anno scorso con un attivo di 2,3 milioni, quest’anno il club ha fatto segnare a bilancio un attivo di 4,1 milioni.

Considerando come normali errori di approssimazione le differenze inferiori al milione fra le stime proposte e i dati reali, possiamo vedere che sono otto le voci di bilancio il cui valore reale mostra un certo scostamento rispetto all’ultima stima proposta. Gli introiti da Diritti TV sono risultati più elevati del previsto di 2,8 milioni, attestandosi su un livello molto simile a quello dell'anno scorso nonostante la prematura eliminazione in Champions League e sfiorando quota 195 milioni (sarà interessante, quando verrà pubblicato il bilancio completo, capire se questa differenza rispetto alle previsioni dipende da un aumento maggiore del previsto dei Diritti TV italiani o da quelli di Champions League). Inoltre sono aumentati di 4 milioni rispetto alle stime i Proventi per la Gestione dei Calciatori, che da quanto risulta dal comunicato sono cresciuti di 2,6 milioni per maggiori plusvalenze (forse anticipandone alcune chiuse nel mercato estivo, come per esempio potrebbero essere quelle relative ai riscatti di Buchel e Appelt Pires). Queste maggiori entrate sono state parzialmente compensate da dati reali più bassi delle stime rispetto agli Altri Ricavi (vedremo nel documento ufficiale se la motivazione di una differenza così alta potrà risiedere in uno slittamento al prossimo bilancio degli incassi derivanti dalla partecipazione di diversi calciatori a competizioni per nazionali in questa estate oppure se il perché va cercato in altre sottovoci).

Buone notizie rispetto alle stime anche per i costi, che risultano essere minori di circa 2 milioni. I Costi del Personale Tesserato scendono di ben 5 milioni (in virtù probabilmente di premi più bassi dati dall'eliminazione agli ottavi di Champions League e difficilmente stimabili non essendo noti giocatore per giocatore), valore parzialmente compensato dall'aumento di 1 milione dei costi dell'Altro Personale e di 1,9 milioni degli Oneri Calciatori (a prima vista questo potrebbe dipendere o dall'anticipazione di alcuni costi di mercato o dal pagamento di un paio di diritti di opzione per i giocatori del Boca Juniors opzionati nell'ambito dell'affare Tevez). 

Migliori ricavi e minori costi hanno permesso alla Juventus di inserire a bilancio in negativo 1,9 milioni di Accantomenti che potrebbero essere utili in caso di giudizi avversi nelle controversie legali in corso (in particolare quella più a rischio a proposito sembrerebbe essere quella con la Nike). Le scelte gestionali a livello finanziario comportano comunque anche 2 milioni di risparmio alla voce Imposte differite e anticipate.

Infine è dato importante notare che il Patrimonio Netto è aumentato in misura maggiore rispetto all'Utile di bilancio (quest'ultimo destinato tutto a riserve e quindi non suddiviso fra i soci) grazie alla movimentazione di Riserve da Fair Value per Attività Finanziarie, Riserve da Cash Flow Hedge e Riserve da Utili/Perdite Attuariali, passando dai 44,6 milioni dell'anno scorso ai 53,4 di quest'anno. 

Facendo un confronto con i valori dello scorso anno (ultima colonna della tabella), possiamo notare che il Totale Ricavi è aumentato di quasi 40 milioni, grazie a maggiori Proventi Gestione Calciatori (in particolare plusvalenze) passati da 23,5 a 46,4, ma anche per l'aumento dei Ricavi Commerciali per i già noti rinnovi migliorativi dei contratti in essere, l'aumento dei partner commerciali e la vendita diretta di prodotti e licenze. Di contrasto i costi sono aumentati di circa 36 milioni per l'aumento delle spese per il Personale Tesserato e non, del costo dei Servizi Esterni e dell'Acquisto di prodotti per la vendita e per i maggiori Oneri Calciatori. Sono aumentate di 10 milioni anche gli Ammortamenti Calciatori a seguito delle campagne acquisti (portando un aumento quindi della potenza di fuoco data da Personale Tesserato + Ammortamenti dal 2014/15 al 2015/16 di 28,1 milioni, da 236,7 milioni a 264,8 milioni).

FAIR PLAY FINANZIARIO

Come previsto il bilancio non presenta alcun problema nemmeno in ottica Fair Play Finanziario. Al netto dei costi virtuosi, il bilancio dell’ultimo triennio risulta in attivo di 64,1 milioni (contro il –30 massimo consentito dalla "break-even rules"). Il Patrimonio Netto, che deve essere positivo, è aumentato come abbiamo visto da 44,6 a 53,4 milioni rimanendo così ben sopra lo zero. L’Indebitamento Netto è, come richiesto, inferiore al totale dei ricavi escluse plusvalenze e non di poco (199,4 milioni di indebitamento contro i circa 351 di ricavi). Infine il Costo del Personale rispetto ai ricavi escluse plusvalenze è cresciuto ma rimanendo ampiamente sotto la soglia del 70%, passando dal 60,7% al 63,1%. 

Buone notizie anche dal punto di vista del Fair Play Finanziario italiano. La richiesta principale della Lega è che il rapporto fra attività correnti e passività correnti non sia inferiore a 0,4 (diventerà 0,5 nel 2017/18 e 0,6 nel 2018/19). Se così non fosse la società sarebbe chiamata a garantire di avere un patrimonio netto in attivo della cifra necessaria a far sì che il valore delle attività correnti sia il minimo indispensabile tramite aumento di capitale, al netto di eventuali “abbuoni” di 1/3 della cifra nei casi in cui l’Indebitamento sia meno del doppio del valore di produzione o il costo del lavoro in rapporto ai ricavi ordinari sia inferiore a 0,9 (se entrambe le richieste sono rispettate, l’abbuono diventa di 2/3). La Juventus non solo è in regola con queste due ultime richieste (meno restrittive rispetto a quelle sugli analoghi punti del Fair Play Finanziario Uefa), ma anche con la prima che fino alla scorsa stagione non rispettava avendo sul punto un coefficiente di 0,3 (sottolineo però che fino alla scorsa stagione non c’era alcun obbligo su questo punto quindi non c’è stata alcuna infrazione da parte della società). La Juventus è rientrata nei parametri con una mossa finanziaria già annunciata nella Semestrale: “Da settembre 2015 al fine di ottimizzare la composizione delle fonti di finanziamento e in ottemperanza ai regolamenti di settore, la Società ha definito e avviato un programma di conversione di una significativa parte dell’indebitamento finanziario a breve termine in forme di finanziamento a medio-lungo termine: al 31 dicembre 2015 tale programma risulta già attuato per 105 milioni”. Nel documento odierno si specifica che il piano è stato portato a termine con lo spostamento di 144,2 milioni in forme di finanziamento a medio-lungo termine. A oggi il rapporto fra attività correnti e passività correnti per la Juventus è così diventato di 0,5, adempiendo alla richiesta della Lega.

Ultimo dato interessante da trarre dal comunicato dell’approvazione del progetto di bilancio è che la Juventus, a differenza degli anni scorsi, già nel comunicato di chiusura del bilancio 2015/16 annuncia una stima positiva anche per il bilancio del 2016/17. Una situazione inusuale ma non così difficile da prevedere viste le altissime plusvalenze incassate nella campagna acquisti estiva (a questo proposito viene indicata per le plusvalenze una cifra di 115,6 milioni che lascerebbe pensare sia già stata contata anche quella relativa a Coman nonostante non sia mai stato ufficializzato il suo riscatto da parte del Bayern Monaco, ma anche su questo farà luce il documento di bilancio ufficiale fra qualche giorno) che pongono le basi a un più che necessario attivo di bilancio 2016/17 che servirà a rimpinguare il Patrimonio Netto in vista della stagione successiva, dove mancheranno queste plusvalenze ma rimarranno gli ulteriori aumenti relativi alla potenza di fuoco (che le stime attuali danno aumentata di ulteriori 35 milioni circa nel corso della recente campagna acquisti estiva). 

Per l’analisi più approfondita dei vari punti, sviscerare le motivazioni alla base delle differenze fra le stime e la realtà e l’aggiornamento sulle stime del bilancio 2016/17 vi do appuntamento al prossimo aggiornamento sull’argomento, che sarà online a breve distanza dalla pubblicazione del bilancio completo che di solito è previsto per i primi giorni di ottobre.