L'Inter di Simone Inzaghi conquista la seconda stella. Oramai è cosa certa ed ufficiale vista la matematica. Ma come hanno fatto i nerazzurri a mettere le mani sul ventesimo scudetto? Il percorso è stato lungo e travagliato e la maggior parte dei meriti è da attribuire sicuramente alla gestione della dirigenza. Con la triade Marotta-Ausilio-Baccin a capo della gestione degli ultimi anni, negli anni la società nerazzurra ha mostrato una mutazione volta al riconoscimento internazionale, culminata con la finale di Champions League raggiunta nello scorso anno, traguardo decisamente importante per una squadra italiana, e con la conquista dello scudetto numero venti della sua storia.

Ma se l'operato del presidente Zhang, anche contestato dall'ambiente e dalla tifoseria nelle ultime annate, è sotto gli occhi di tutti, nella vittoria dello scudetto dei lombardi c'è tanto anche di Beppe Marotta. L'amministratore delegato dell'Inter, giunto in nerazzurro nella stagione 2018/2019, ha dato vita ad una sinfonia a cui hanno preso parte anche il direttore sportivo Piero Ausilio ed il suo vice Dario Baccin.

La stagione 2023/2024 è solo la ciliegina sulla torta di una gestione positiva. Da quando Marotta è arrivato a Milano, l'Inter è tornata competitiva dopo circa un decennio di appannamento: una finale di Europa League nel 2020; il diciannovesimo scudetto nel 2021, undici anni dopo l'ultima volta; la cessione di Lukaku al Chelsea per 115 milioni di euro, la più remunerativa di sempre per l'Inter e per un club italiano; la Supercoppa italiana e la Coppa Italia nella stagione 2021/2022 e nella stagione 2022/2023. E poi, ancora, una finale di Champions League e la terza Supercoppa italiana di fila.

Insomma, una gestione affatto improvvisata che vede come artefici dei successi dell'Inter proprio i tre dirigenti già citati. Ma come hanno contribuito alla vittoria della seconda stella? I colpi a parametro zero, rivelatisi il loro vero asso nella manica.

Piero Ausilio e Beppe Marotta (Getty Images)
Piero Ausilio e Beppe Marotta (Getty Images)

Intuizioni di mercato che hanno reso note a tutti le qualità del lavoro di Marotta. Da Diego Godin ad Alexis Sanchez, passando per il più recente Thuram e senza dimenticare Calhanoglu, divenuto un vero e proprio top player dei nerazzurri ed anche per coloro che hanno puntato su di lui al Fantacalcio.

Un lavoro che porterà qualche regalo ai fantallenatori anche il prossimo anno. Seppur non ancora ufficiali, in estate l'Inter metterà le mani su Piotr Zielinski e Mehdi Taremi, con cui è già stato trovato l'accordo per il trasferimento in Serie A ed al Fantacalcio a parametro zero. 

Un viaggio durato, fino ad ora, cinque anni e mezzo. Tra mosse a sorpresa e colpi low cost, la strategia sembra aver dato decisamente i frutti sperati. Il dirigente nerazzurro è indubbiamente il vero top player della società nerazzurra: l'uomo mercato è tra i principali protagonisti del ventesimo scudetto dell'Inter.