Dopo una brutta prestazione personale Lautaro se l’è presa con sé stesso, è rimasto molto deluso dalla sua prestazione. Contro il Genoa ha faticato a liberarsi, a rendersi pericoloso in zona gol ma anche ad aiutare la squadra nella pressione alta. L’argentino era spesso fuori posizione e in un paio di circostanze il suo movimento non è stato premiato dai compagni. Proprio da un lungo lancio fuorimisura di Bastoni è iniziata la “sceneggiata”. A mente fredda, ieri Lautaro ha voluto chiarire con i compagni i motivi del suo nervosismo. Il Toro è così, “caliente” e molto critico con se stesso. Ma nessun allarme e nessun dramma. Anzi, forse è giusto provare a guardare al lato positivo della vicenda: sottolineare in quel modo la delusione per una brutta prestazione è sintomo di personalità, di chi sa di non aver dato il meglio per aiutare la squadra a vincere.

Lautaro Martinez, pugni alla panchina alla sostituzione 

Tre gol nelle prime tre giornate, poi lo stop nel derby perso col Milan, il palo contro il Borussia Monchegladbach in Champions League e ieri quel che è successo al Marassi: la rabbia del Toro ha una logica evidentemente poco chiara considerando che comunque non è un momento nero per l'attaccante argentino, ma Lautaro Martinez non si è controllato al momento della sostituzione sfogando il proprio nervosismo su una delle poltrone della panchina nerazzurra, presa ferocemente a pugni.

Inter, Lautaro vuole farsi perdonare

Le soluzioni offensive per Conte sono poche, ma garantiscono il meglio. Lautaro ha voglia di farsi perdonare e di tornare a segnare. E l’Inter ha bisogno del miglior Toro per puntare al blitz in Ucraina e volare in testa al girone. Poi il club proverà ad accelerare sulla questione rinnovo, che non incide sull’umore ma potrebbe aiutare il Toro a sentirsi sempre più importante per l’Inter. Di oggi e del futuro.

Lautaro Martinez (Getty Images)