Il rinnovo di Lorenzo Insigne con il Napoli sembra sempre più lontano. Dopo le dichiarazioni di De Laurentiis di qualche giorno fa, oggi arriva la replica del procuratore. "Non voglio minare il rapporto tra me il giocatore e la società. Ma è giusto fare chiarezza nei confronti dei tifosi" dice Vincenzo Pisacane al quotidiano Il Roma. Una situazione che certamente non può lasciare tranquillo Insigne, il cui rendimento al fantacalcio è decisamente inferiore alla scorsa stagione.

Sulle cifre in ballo

"Ho letto tante sciocchezze sulle richieste per il rinnovo. Il Napoli ha offerto quasi la metà di ciò che guadagna oggi e naturalmente stiamo trattando serenamente. Sto sentendo troppo spesso giornalisti di testate nazionali insinuare che Lorenzo abbia rifiutato offerte irrinunciabili da parte del Napoli. Che vorrebbe ottenere un bonus alla firma e che il presidente si sia spinto oltre ogni limite a livello economico. Premetto che i rapporti con Aurelio sono ottimi e che ci sentiamo varie volte. Va detto, però, che il contratto di rinnovo proposto al mio assistito è stato fatto a ribasso di quasi il 50%. Lorenzo è rimasto spiazzato".

Sullo stato della trattativa

"Siamo alla fase iniziale dei colloqui ed è normale che ognuno tiri l’acqua al proprio mulino. Si sta facendo passare Lorenzo come uno che sta chiedendo il mondo. E c’è qualche tifoso stupido che lo chiama mercenario. Tutte illazioni nate da notizie contrarie alla realtà. C’è una stima reciproca con Aurelio ma sa bene che la proposta va aumentata e non tagliata".

Sull'umore di Insigne

"È tranquillissimo. Siamo in una fase di stallo dove ognuno fa la sua parte. Personalmente faccio questa professione da sedici anni e non ho mai visto un contratto a ribasso nei rinnovi. Insigne sta facendo il professionista, si allena bene. Gioca come se avesse altri dieci anni di contratto. Mi aspetto che il club faccia un passo in avanti nei confronti del calciatore e di un simbolo di Napoli".

Sull'ipotesi Stati Uniti 

"Si sparano notizie solo per vendere giornali e avere like. Io ero in Sudamerica per questioni mie di lavoro e non in America. L'incontro con imprenditori americani? Ho già chiarito questa situazione. Lorenzo stava facendo un investimento in un building. Questo non significa che un giorno lontano non possa andare negli Stati Uniti, in Francia, in Spagna o in qualche altra nazione".

Lorenzo Insigne, capitano del Napoli (Getty Images)