Daniele De Rossi, nuovo allenatore del Genoa, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro la Fiorentina, in calendario domenica alle ore 15:00.
Genoa, la conferenza di De Rossi
Di seguito uno stralcio del suo intervento:
"Ringrazio la società per la fiducia. Diego è una persona che capisce di calcio. Grazie a Sucu e Blazquez e non vedo l'ora di iniziare".
Sulla nuova avventura
"E' il destino che mi ha portato qui. A volte ci sono occasioni da non perdere assolutamente. Nelle ultime settimane, negli ultimi mesi ho avuto contatti con altre squadra. Per mesi ho avuto porte chiuse e poi a gennaio è arrivata la Roma. Tante altre volte ho avuto accostamenti, chiacchiere e non si è fatto niente. Ora c'è il Genoa, che è una grande squadra. E' un grande onore essere qua. Non dico bugie. Sono onorato, oltre che emozionato e carico. Questo ruolo credo vada ricoperto con onore e rispetto".
Sulla squadra
"Devi essere consapevole di dove sei. Devi rapportarti al DNA della squadra e il Genoa di DNA ne ha da vendere. Io adatterò le mie idee al materiale tecnico che ho. Sono contento di loro, non del tempo che ho nel preparare la prima partita. Ho fretta di fare punti".
Sulla Fiorentina
"Se avessi potuto scegliere una squadra da non affrontare era la Fiorentina. Ha giocatori che ti possono tirare fuori la giornata positiva anche nel momento di non positivo. Ma anche noi siamo forti. Lo stadio sarà pieno e i ragazzi hanno un'eccezionale condizione fisica. Sarà un Genoa che ci farà ben sperare per il futuro".
Sul momento
"E' complicato per me parlarne perché si tratterebbe valutare il lavoro di un collega. Se i punti fossero arrivati, io sarei ancora sul divano. L'errore più grande che possiamo fare è, in tre giorni, dargli 100 notizie e cercare di risolvere le cose più importanti che, forse, sono mancati. Ma proprio guardando le partite non c'è stata nessuna squadra che ha schiacciato il Genoa. Aggiungo anche i piazzati che ha penalizzato la squadra. Penso che ogni allenatore trasmetta la propria maniera di vivere il calcio. Io trasmetto il mio modo di essere al Genoa. E darò un'importanza vitale nel momento in cui lo faccio. So che poi le cose drammatiche della vita sono altre ma mi avvicino ai ragazzi giovani che dopo aver perso non è finito il mondo ma voglio vedere gente che, pur di non perdere, va oltre il proprio sforzo. So che il Genoa non è una tifoseria che dobbiamo portare dalla nostra parte. Non dobbiamo fare appelli ma portarli dalla nostra parte. Dobbiamo far tornare il 'Ferraris' un inferno".
Sul sostituto di Malinovskyi
"Sicuramente non giocherà (sorride ndr). Dovrà meritarsi il posto anche se l'ho sempre apprezzato anche da avversario. Ma chi giocherà al suo posto farà la sua partita".
Sul gruppo
"Io sono qua da due giorni e tutti vanno a mille. Tutti mi hanno dato disponibilità. Le criticità vengono fuori dopo quando uno gioca meno e ci sta. Ho apprezzato la loro voglia di entrare nella mia testa".
Sulla Fiorentina
"Sono situazioni simili. Loro hanno avuto meno riposo. Dal punto di vista mentale è meglio arrivare da due sconfitte che una vittoria. La sconfitta clamorosa accende tutti gli allarmi ma è anche meglio avere qualche punto in più. Loro faranno come ho fatto io in questi giorni, cercandola di preparare tatticamente senza stravolgere tutto".