Qualcosa sembra essersi inceppato lì davanti. Lo sa bene anche Antonio Conte, che ieri non ha girato troppo intorno ad un concetto tanto semplice quanto spietato: se non segni, non vinci. Il Napoli continua a restare a secco, dopo lo 0-0 col Como e la vittoria sofferta e striminzita di Lecce.
Senza le reti dei centrocampisti (Anguissa, McTominay e De Bruyne su tutti, ndr), gli azzurri fanno fatica a fare breccia nelle difese avversarie. L'ultimo gol di una punta risale alla sfida col Genoa, poco prima della sosta di ottobre e portava la firma di Hojlund. Poi l'infortunio del danese e quello di De Bruyne hanno sicuramente tolto ossigeno ad un attacco che oggi sembra funzionare poco o nulla.
Napoli, Conte può sorridere almeno per la difesa
A volersi consolare, Conte può almeno sorridere per la ritrovata tenuta difensiva. Dopo aver concesso così tanto nei primi due mesi di stagione, ora il Napoli sembra essere tornato granitico. Superata la goleada di Eindhoven, gli azzurri hanno subìto una sola rete (per giunta su rigore, ndr) nelle ultime quattro partite.