Quando si sente, pronuncia o legge la parola Ronaldo, il pensiero immediato va a CR7, attuale attaccante della Juventus, colui che, insieme a Messi, ha scritto la storia del calcio recente. I più anziani, o semplicemente nostalgici, invece, non fanno fatica a pensare a Luis Nazario da Lima, ex attaccante brasiliano che in Italia ha vestito la maglia dell'Inter fra la fine degli anni '90 ed inizio anni 2000, e poi da gennaio 2007 a giugno 2008 quella del Milan.

Ronaldo, numeri da Fenomeno in Serie A 

La prima avventura di Ronaldo in Serie A è durata cinque stagioni, anche se di fatto una non è da prendere in considerazione non essendo mai sceso in campo: in totale 68 presenze in Serie A con 49 gol all'attivo. Al suo ritorno ha collezionato invece 20 gettoni complessivi conditi da 9 reti.

Ronaldo con la maglia dell'Inter (getty)

La confessione di Ronaldo

Ronaldo ha rilasciato un'intervista pubblicata oggi su Sportweek nella quale ha discusso di tanti temi caldi: dallo scudetto perso dall'Inter il 5 maggio 2002 al futuro del club nerazzurro, passando dal suo rapporto con Cuper ed il passaggio al Milan di Berlusconi. Di seguito i passaggi più interessanti.

Ronaldo con Berlusconi (getty)

5 maggio 2002, responsabilità Inter

"Il 5 maggio fu una colpa: quando il destino ce l’hai in mano, se ti scappa via non puoi prendertela con nessuno. Non eravamo noi, e non ci siamo mai spiegati davvero perché: per quello piangevo. Quel giorno non sapevo già cosa sarebbe successo, solo quello che avrei detto a Moratti".

Ronaldo-Cuper, rimpianto Moratti

“Non c’era rapporto con Cuper, l’ho detto decine di volte e l’avevo detto anche al presidente, e non ci sarebbe potuto essere. Non c’era neanche un compromesso possibile: perciò quando io e Moratti, diverso tempo dopo l’addio, ne abbiamo riparlato, ci siamo “perdonati” senza darci colpe. In quel momento davvero forse nessuno dei due avrebbe potuto fare altro”.

Per Ronaldo occasione Milan

Berlusconi e soprattutto Galliani mi volevano bene, molto: il rapporto con loro è un ricordo che mi fa sorridere ancora oggi. Il legame si è interrotto, la stima è rimasta”.

Ronaldo spera nello scudetto Inter

“Da tifoso interista ho il sogno di tutti i tifosi: massimo rispetto per la Juve, che in Italia è un esempio di come si gestisce un club e si costruisce un ciclo, ma è ora che questa dittatura finisca. E tocca all’Inter, non vedo altra possibilità".