Deludono Argentina e Germania, convincono Francia e Brasile. Potete aggiungere, dalle ore 19 italiane circa, anche la Spagna al secondo elenco delle esordienti Mondiali. Demolito il Costa Rica, apparso inadeguato per applicazione ed immotivatamente sfilacciato anche nelle trame difensive più elementari. La classifica del gruppo E si aggiorna ed inizia ad assumere contorni decisamente interessanti. 

Perchè se è legittimo dubitare delle qualità dell'avversario, è anche doveroso constatare che il gioco proposto da Luis Enrique, al momento, non ha eguali tra le altre partecipanti a questo Mondiale, quantomeno tra quelle che hanno giocato sino a questo momento. 

Alla prossima la Spagna è attesa dal primo esame di questa rassegna che decreterà la sua solidità. La Germania sconfitta con il Giappone sarà il banco di prova che testerà quanto la nazionale delle Furie Rosse sia candidabile al titolo di campione del Mondo. Il Costa Rica, oggi come probabilmente domani, non fa storia.  

Spagna - Costa Rica, cronaca del primo tempo

Le qualità tecniche ed il piano tattico della Spagna di Luis Enrique appaiono chiari fin dai primi minuti: controllo del gioco, forse qualche tocco di troppo al pallone ma tanta qualità nelle giocate che fanno strabuzzare gli occhi come solo il calcio di rara bellezza riesce a fare. La squadra si affida da subito a Pedri, che al quinto minuto pennella in area tagliando tutta la difesa e premiando l'inserimento di Olmo: l'esterno arriva in maniera un po' rudimentale all'impatto con il pallone, aprendo il piatto e non riuscendo a dare alcun effetto; la poca precisione fa il resto e lascia sfilare la prima grande opportunità della Spagna. 

Tre minuti più tardi, ancora Pedri illumina il gioco: intuizione in verticale su cui Asensio arriva e calcia verso la porta, la palla lambisce il palo alla sinistra di Keylor Navas e fa sospirare i due ragazzi spagnoli protagonisti della giocata ed il pubblico, per la verità da alcune inquadrature non proprio numerosissimo, di parte rossa. 

Questione di tempo, prima che la Spagna passi in vantaggio: scambi stretti e veloci nella trequarti avversaria, Gavi lancia Olmo in area e, complice una deviazione che sorride alle Furie Rosse, il centravanti si ritrova solo davanti a Navas, battuto dal più classico degli scavini. Al 21' arriva invece il raddoppio: altra gestione esemplare del pallone in cui sale in cattedra il professor Busquets, palla larga sulla sinistra dove Jordi Alba fa partire un cross a mezza altezza che Asensio trasforma nel secondo gol. Non perfetto, nell'occasione, Keylor Navas, che arriva sul pallone ma non riesce a respingere. 

Nelle rare sortite offensive costaricane, anche i difensori spagnoli hanno modo di partecipare alla supremazia della propria squadra e mettere la firma in questa prima parte di gara. Inevitabile, tra questi, citare Alba non solo per l'assist sul gol, ma anche per qualche giocata in avanti che fa gridare il pubblico quasi quanto una rete. E non solo: alla mezz'ora il terzino guadagna anche un calcio di rigore, anche se per amor e dovere di cronaca sarebbe più corretto etichettarlo come colui che subisce il fallo di un ingenuo Duarte, imprudente e irragionevolmente scoordinato nell'intervento che colpisce il piede dell'avversario. Dal dischetto, Ferran Torres completa la trilogia del gol accanto ai due altri protagonisti nel tridente di giornata: un gol per Ferran, uno per Asensio, uno per Olmo. Mica male. Al 34' gli 'olè' dello stadio accompagnano il palleggio spagnolo e scherniscono i vani tentativi di pressing del Costa Rica. In questo caso, male male. 

Gli immotivati cinque minuti di recupero, che consentono a Pedri di illuminare ancora una volta per un pigro Asensio rimontato da Duarte che riscatta parzialmente l'ingenuità sul rigore, sanciscono la fine di una frazione di gioco in cui lo 0 del Costa Rica è certificato dai dati statistici: 0 tiri totali, 0 tiri verso la porta, 0 tiri fuori lo specchio, 0 tiri bloccati. La Spagna comanda, anche nella statistica a lei più cara: 85% di possesso palla. Primo tempo da marziani.  

Supremacía spagnola (Getty Images)

Spagna - Costa Rica, cronaca del secondo tempo

Il secondo tempo inizia con un cambio nel Costa Rica e la riproposizione dello stesso e identico copione della Spagna: Dani Olmo arriva sul fondo, ci vuole una respinta provvidenziale della retroguardia bianca già dopo pochi minuti di gioco. Ma non basta per evitare il quarto gol: incursione in area di Ferran Torres che dopo una prima opposizione scomposta di Calvo approfitta di un incomprensione tra portiere e difensore in cui, ancora una volta, Keylor Navas non sembra perfetto. Ferran raccoglie il pallone e trova la doppietta personale.

Nel giro di poco più di 10 minuti Luis Enrique cambia volto alla Spagna e toglie dal campo tra i giocatori più decisivi per la riuscita della partita: escono Pedri, Ferran Torres, Jordi Alba, Busquets e Asensio. Tra i sostituti c'è anche Morata, che ha il merito di credere ad un pallone servitogli in profondità e che poi, da posizione defilata, crossa verso il centro verso Gavi, già da questo momento candidabile ad uno dei gol più belli dell'intera rassegna Mondiale. 

Il finale è contrassegnato dagli sforzi di Morata di timbrare il cartellino, anche se in un paio d'occasioni l'attaccante avrebbe potuto chiedere qualcosa di più a se stesso. Il cartellino, invece, finisce per timbrarlo Soler: quando sembra che la Spagna abbia abbassato i ritmi, nel finale arriva un guizzo che si tramuta in crossi di Williams respinto centralmente da Navas; in stile tap-in Soler non si fa pregare e abbraccia i compagni, alla sesta riunione di giornata circondata da sguardi d'intesa e baci ai tifosi. 

Sarebbe finita qui, se non venissero segnalati dal quarto ufficiale altri 8 minuti di recupero che oggettivamente legittimano le perplessità circa le nuove direttive FIFA in assenza, quantomeno apparente, di cambi ufficiali al regolamento del gioco del calcio. Ma tanto che ci sono, si gioca. E tanto che ci sono, allora, Morata cambia la storia di questa partita e alla fine il gol lo trova dopo una combinazione vincente con Dani Olmo. Per la Spagna è tempo già di pensare alla prossima con la Germania e capire se sia possibile scrivere ancora una volta una pagina di storia. Il Costa Rica appartiene già al passato. 

Fantamondiale: migliore e peggiore in campo

MIGLIORE IN CAMPO PER LA REDAZIONE FANTACALCIO: Gavi (ESP)

PEGGIORE IN CAMPO PER LA REDAZIONE FANTACALCIO: Keylor Navas (CRC)

Spagna - Costa Rica, bonus e malus per il Fantacalcio

GOL FATTI: Olmo (ESP), Asensio (ESP), Torres (ESP), Gavi (ESP), C. Soler (ESP), Morata (ESP)

GOL SU RIGORE: Torres (ESP)

GOL SUBITI: Keylor Navas 7 (CRC)

RIGORE PARATO:

RIGORE SBAGLIATO:

ASSIST: Gavi (ESP), Jordi Alba (ESP), Morata (ESP), Olmo (ESP)

AUTORETI:

GOL DECISIVO VITTORIA: Olmo (ESP)

AMMONIZIONI: Calvo (CRC), Campbell (CRC)

ESPULSIONI: